mercoledì 31 marzo 2010

domenica 21 marzo 2010

... a Milano la manifestazione di Libera e

da TG COM

In 150mila contro le mafie
A Milano il corteo per giorno memoria


Sono state oltre 150mila le persone che hanno sfilato a Milano per la quindicesima edizione della "Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie". Alla manifestazione hanno preso parte anche oltre 500 familiari delle vittime delle mafie in rappresentanza di un coordinamento di 3mila familiari, rappresentanti di ong provenienti da circa 30 Paesi europei e dall'America Latina.

Il fondatore dell'associazione Libera, don Luigi Ciotti, ha lanciato un appello per "non lasciare soli magistrati e forze di polizia". Quindi don Ciotti ha anche chiesto di "far emergere le cose positive della politica senza rinunciare a denunciare le cose negative".

"C'è una concentrazione di potere, di monopoli e di conflitti di interesse che logorano i principi costituzionali e mettono a rischio la democrazia. Continuiamo a chiedere alla politica di tornare ad essere politica con la "p" maiuscola - ha detto Don Ciotti - . Abbiamo bisogno di una politica che sappia fare a meno di darsi codici etici perché deve rispondere alla propria coscienza". Poi ha dato al pubblico una valutazione della crisi economica, che secondo lui rappresenta anche una crisi "etica e politica". E' tornato più volte sul tema della legalità nelle istituzioni e sulle candidature ha concluso: "I candidati non si scelgono solo in base alle vicende giudiziarie ma anche per le loro frequentazioni e i loro comportamenti".

Per quanto riguarda invece la discussione in Parlamento su quale data del calendario scegliere per la Giornata nazionale della Memoria delle vittime delle organizzazioni criminali, il fondatore di Libera ha ribadito la sua speranza che la scelta ricada sul 21 marzo, giorno scelto da 15 anni da Libera per le sue manifestazioni.

a roma la manifestazione per l'acqua e .....

Da "La Repubblica"

In 200mila contro la privatizzazione
"L'acqua deve restare pubblica"

Gli organizzatori contavano di portare nella capitale "decine di migliaia di persone", ma l'obiettivo "è stato raggiunto e anche superato", tanto che a Roma "ci sono 200 mila persone e continuano ad arrivare pullman". da piazza della repubblica è partito un lungo corteo. "Coloriamo Roma del blu..." e "Acqua pubblica": questi gli slogan con cui sindaci, rappresentanti di enti locali, comitati (tra i quali i 'no Tav' e i 'no ponte') e partiti (Pd, Idv, Verdi, Sel) si sono ritrovati, assieme ad associazioni ecologiste (Wwf, Legambiente e Forum ambientalista), movimenti come il popolo viola e cittadinanza, alla manifestazione contro la gestione ai privati delle risorse idriche e, nello specifico, contro quei provvedimenti - decreto ronchi e articoli 150 e 154 del decreto ambientale 152 del 2006 - che la prevedono. In tal senso "presenteremo tre quesiti referendari, uno per ogni testo, per abrogare i provvedimenti che privatizzano l'acqua", ha spiegato carsetti. "Da metà aprile partirà la raccolta delle firme, e fino a metà luglio contiamo di raggiungerne 700 mila", ha aggiunto. Per i referendum servono 500 mila firme, ma "noi vogliamo raccoglierne di più per dare più forza a questa campagna", ha precisato il portavoce Carsetti.

A Roma, ha sottolineato Carsetti, "siamo venuti per dire 'fuori l'acqua dal mercatò e 'fuori i profitti dall'acquà". In tal senso, sul palco di piazza navona - luogo di arrivo del corteo - sono previsti gli interventi dei rappresentanti dei comitati per l'acqua di tutta italia (da quello di aprilia a quello di torino, al forum toscano dei movimenti per l'acqua, all'abruzzo social forum, dal comitato umbro acqua pubblica al coordinamento pugliese acqua bene comune, dal coordinamento molise acqua pubblica fino al coordinamento campano acqua pubblica, il coordinamento regionale acqua pubblica basilicata, il coordinamento calabrese acqua pubblica 'Bruno Arcuri', il forum siciliano dei movimenti per l'acqua e naturalmente il coordinamento acqua pubblica lazio).

Tutti a raccontare le proprie esperienze di 'resistenzà alla privatizzazione dell'acqua. La campagna del 'popolo dell'acqua pubblicà ha già trovato il sostegno del mondo della politica: "oggi parte una battaglia di civiltà contro questo governo che vuole regalare l'acqua ai privati, come sta avvenendo a roma con caltagirone", ha detto all'agenzia dire il presidente dei verdi, angelo bonelli. Quando si parla di acqua in mano ai privati "non è azzardato parlare di crimini contro l'umanità", ha aggiunto bonelli, secondo cui "la battaglia referendaria a questo punto è inevitabile: il 29 marzo depositeremo i quesiti in cassazione e inizierà la campagna di raccolta firme". Il 2010, ha promesso il leader dei verdi, "Sarà una stagione fondamentale di partecipazione popolare, perché nucleare, caccia e ogm possono entrare a pieno titolo nella campagna referendaria".

I promotori della manifestazione avevano incassato il 'si dell'Idv, con il pieno sostegno dell'eurodeputato De Magistris alla campagna referendaria. "Va sostenuto il referendum contro la privatizzazione, perché sia riconsegnata ai cittadini la possibilità legittima di esprimersi sui propri diritti fondamentali", ha detto. Ma oggi, il responsabile green economy del pd, ermete realacci, ha invitato alla cautela: "qualità dell'acqua e uso razionale delle risorse idriche, insieme a politiche pubbliche di gestione, sono punti centrali per il partito democratico", ha detto all'agenzia dire. "Ma sul referendum ho molti dubbi: rischia di produrre l'effetto contrario". Ciò perché, ha spiegato, "sono 15 anni che i referendum non raggiungono i quorum", per cui "se non cambia la legge sul referendum, questo servirà come campagna di mobilitazione ma non per i risultati". Insomma, "prima va cambiata la legge, poi si ragiona sui referendum". Realacci ha escluso poi la gratuità dell'acqua, "perché risorse idriche gratis vuol dire sprechi". Ad ogni modo, "indipendentemente dai numeri, è importante che ci sia tanta gente a roma, perché l'acqua è una risorsa preziosa e lo sarà ancor più in futuro".

martedì 16 marzo 2010

Aggiornamento sito Partito Democratico di Gussago

È stato aggiornato il nostro sito internet,(www.pdgussago.it).

Abbiamo inserito una pagina con l’attività del nostro gruppo consiliare, lettere, interpellanze ecc. che i nostri Consilieri Comunali hanno scritto all’attuale Amministrazione Comunale.

Vedi http://www.pdgussago.it/Gruppo Consiliare.htm

Sono state aggiornate le pagine personali dei Candidati a Consigliere Regionale.

Vedi http://www.pdgussago.it/squadra regionali.htm

Abbiamo inserito le fotografie della manifestazione organizzata dall’Anpi sulle Foibe.

Vedi http://www.pdgussago.it/Incontri 45.htm

Inserite anche le fotografie della manifestazione di Milano “Sì alle regole, no ai trucchi”

Vedi http://www.pdgussago.it/Incontri 44.htm

Ricordo a tutti che anche sabato e domenica mattina prossimi, abbiamo il presidio in Piazza Vittorio Veneto. Vi aspettiamo ad aiutarci nel volantinaggio per le ormai vicinissime elezioni regionali.

domenica 14 marzo 2010

Ieri è iniziata la "Primavera italiana"...

Ieri (13.03.2010) si sono svolte molte manifestazioni, in tutta Italia. Lasciando stare le cifre sulle adesioni, c’è già Maroni che dà i numeri… e francamente credo che basti! Chi ha preso parte si è potuto rendere conto, da solo, della grande quantità di persone presenti in molte Piazze del nostro Paese, per chi non fosse riuscito a partecipare, consiglio di vedersi le foto e farsi due calcoli.

Io c’ero! E a Milano con me, vi erano altre migliaia di persone, ma non è questo, ciò che più mi ha entusiasmato, non è questo, ciò che più mi ha colpito.

Il ricordo principale di ieri è legato all’intervento di una giovane ragazza, 18 anni ancora da compiere.
Roberta Covellini, ha rappresentato al meglio, ciò che stiamo vivendo nel nostro Paese, e il perché si era li, in strada, tutti stretti sotto il tiepido sole di un inizio di primavera. Ha trasmesso quella voglia di cambiamento, quella speranza che la sua e mia generazione, finalmente si stia svegliando dal lungo letargo, da questo inverno che ci ha ibernato le idee e ci ha addormentato il coraggio, mentre gli arroganti prendevano in consegna il Paese, grazie anche al diffondersi di una mentalità mafiosa del potere e della società.

Ieri ha trovato la sua ingloriosa fine l’omertà, e l’indifferenza è morta!

Ieri è nata una nuova era, ieri è iniziata la “Primavera italiana”…

Giordano Dossi


L'intervento di Roberta Covellini:

Manifesti strappati

Abbiamo notato, girando per Gussago, che molti manifesti della Lega Nord, affissi negli spazi elettorali, sono stati strappati.
Pur non condividendo in nulla il pensiero della Lega Nord, stigmatizziamo questi atti e il comportamento di alcune persone che non permettono venga espresso un pensiero diverso dal loro.
In questo modo si manifesta un ennesimo attacco alla libertà di pensiero.
Il segretario organizzativo del circolo PD di Gussago Giancarlo Maccarana.

mercoledì 10 marzo 2010

da "LA REPUBBLICA"

Roma, 16:49
IMMIGRATI: ONU, PREOCCUPA PACCHETTO SICUREZZA ITALIA

Duro monito dell'Onu contro l'Italia per quanto riguarda i diritti degli immigrati. 'Continuo a essere preoccupata per le norme del pacchetto di sicurezza italiano che rendono l'immigrazione irregolare un'aggravante di reato'. Lo afferma l'Alto Commissario per i diritti umani dell'Onu, Navi Pillay, in una audizione alla Commissione diritti umani del Senato. Pillay aggiunge: 'E' responsabilita' delle pubbliche autorita' far si' che gli immigrati non siano attaccati e vilipesi. Quando i militari sono chiamati a pattugliare le strade o quando ci sono dichiarazioni di emergenza pubblica o quando vengono create ronde di vigilanza, si vengono a creare situazioni di sofferenza per gli immigrati e per i diritti umani. I politici ed i funzionari pubblici devono astenersi da dichiarazioni che discriminano gli immigrati ed aumentano i sospetti. E' urgente che vengano assicurati alla giustizia i responsabili dei recenti episodi di violenza contro gli immigrati nel sud Italia'. -

Incontro sulle Foibe


Ricordiamo che venerdì 12 Marzo alle ore 20.45 presso il centro Marcolini, si terrà un'Assemblea pubblica su" Foibe, verità storica e revisionismo". Siamo tutti invitati.

lunedì 8 marzo 2010

“Sì alle regole, no ai trucchi”



Questo è lo slogan scelto per la manifestazione di sabato prossimo 13 marzo a Roma.
E' una manifestazione importante per dire basta alla creazione di leggi che servono a tutelare gli interessi di pochi ed al ritorno della legalità.
Chi volesse partecipare contatti il Circolo di Gussago, che si stà organizzando per partecipare alla manifestazione.

domenica 7 marzo 2010

Basta all'arroganza del Potere, basta all'asse Destra-Lega

Il Governo ha varato l'ennesimo Decreto, in tempi record, ovviamente non per dare risposte ai problemi che ci affliggono, no, non sarebbe stato nel loro stile, l'hanno varato solo per tutelare il proprio interesse.

E’ da anni che siamo assuefatti alle leggi ad personam, leggi che consentono loro di assicurarsi il futuro e quello di pochi intimi.

E’ da anni che lavorano con il solo ed unico fine di mantenere il sedere sulle loro comode poltrone, unico modo per salvarsi. Non importa, se questo vuol dire annientare lo stato di diritto, eliminando un principio fondamentale per una democrazia: “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI”.

Questi governanti, che “occupano” i Palazzi romani, e di molte altre città e paesi d’Italia, continuano nel loro progetto, e stanno annientando la credibilità nelle Istituzioni Repubblicane. Vogliono farci credere che la magistratura è golpista, delegittimano chiunque si metta tra loro e il potere.

Usano le stesse accuse che muovevano i fascisti ai loro oppositori.

Ci accusano di essere disfattisti, semplicemente perché denunciamo la crisi in atto, i continui licenziamenti, la disoccupazione che cresce e il lavoro precario che dilaga. Mentre loro non si occupano delle difficoltà delle famiglie, perché a loro INTERESSA IL POTERE!

Ci accusano di fomentare l’odio, di usare toni indegni, solamente perché ci permettiamo di dissentire dal loro utilizzo privatistico delle Istituzioni. Mentre loro ogni giorno ci screditano, ci insultano e continuano a disinteressarsi della salute della nostra democrazia, perché a loro INTERESSA IL POTERE!

Ci accusano di non essere una buona opposizione, di non essere propositivi, di essere solo critici, solamente perché esprimiamo le nostre opinioni, e non ci uniformiamo al loro pensiero unico. Mentre loro non prendono nemmeno in considerazione le nostre osservazioni, fanno come se non esistessimo, loro non lavorano per il bene comune, perché a loro INTERESSA IL POTERE!

Ci accusano di essere eversivi, solamente perché difendiamo la Costituzione, le leggi, le Istituzioni Repubblicane, l’integrità territoriale dell’Italia. Mentre loro, si permettono di inneggiare alla secessione, al vilipendio del tricolore, ed il Ministro della Difesa pronuncia frasi di una gravità enorme: “Non vorrei fare la parte dell'eversivo, ma lo dico chiaro e tondo: noi attendiamo fiduciosi i verdetti sulle nostre liste, ma non accetteremo mai una sentenza che impedisca a centinaia di migliaia di nostri elettori di votarci alle regionali. Se ci impediscono di correre siamo pronti a tutto” (La Russa). Ricorda un certo Mussolini a Napoli alla vigilia della marcia su Roma: “O ci daranno il governo o lo prenderemo calando a Roma” (Mussolini). Siamo sicuri che sia il Pd il vero eversivo? Loro dimenticano gli incarichi che ricoprono, perché a loro INTERESSA IL POTERE!

A loro interessa il potere e, evidentemente, sono disposti a tutto per mantenerlo.
Noi però, abbiamo a cuore la democrazia, la Repubblica, e siamo pronti a difenderla, ovviamente nel pieno rispetto delle leggi, NOI. E' proprio questa la nostra differenza. A chi dice che i partiti sono tutti uguali, io rispondo con un secco NO! I partiti non sono tutti uguali, i fatti e la storia lo dimostrano. Loro vorrebbero farci credere questo, ma la politica qualunquista non passerà, né ora né MAI! Io, nel mio piccolo, ho la presunzione di considerarmi militante attivo di un partito, e ci tengo a distinguermi da costoro.

Stiamo assistendo ad un evento mai accaduto in una Nazione democratica, mai si è assistito al cambio di una legge che regolamenta le elezioni, a 20 giorni dal voto. In una democrazia sana, un Governo non si permetterebbe di varare un Decreto, solamente per consentire alle SUE liste di presentarsi alle elezioni. Questa è una sanatoria per le incapacità e lotte di poltrone, del PDL e della LEGA, incapaci perfino a presentare una lista, e loro dovrebbero condurci fuori dalla crisi, siamo proprio messi bene.

Non solo, Formigoni, a seguito della sentenza del TAR che lo riammette alla corsa per la Presidenza della Regione, ha anche avuto il coraggio di commentare "Avevo ragione io". Formigoni, ma come può dire "Avevo ragione io", ma se hanno fatto un Decreto appositamente per salvarla... Quantomeno poteva tacere, sarebbe stato più dignitoso.

E’ l’ennesima dimostrazione che le leggi sono uguali per tutti, tutti quelli che non hanno la possibilità di confezionarsele su misura. Mentre noi semplici cittadini, magari anche “sfigati” del PD, dobbiamo sopportare queste continue angherie.

E’ giunto il momento di far sentire la nostra voce, e di votare lo schieramento giusto. "Vota bene, vota sano, non votar berlusconiano".

Non illudiamoci nemmeno sui nostri Amministratori Gussaghesi, non dimentichiamoci, infatti, che l’alleanza tra la destra gussaghese e la Lega, è avvenuta a pochi giorni dalla presentazione delle liste, ed è avvenuta solamente per sudditanza ai loro vertici Provinciali. Tutto questo fa pensare, come, molto probabilmente, l’unico obiettivo comune anche a Gussago fosse la conquista del Municipio, ovviamente fine a se stessa.

Giordano Dossi

sabato 6 marzo 2010

Alla destra piace vincere facile...



.... e visto che alcune regole democratiche la obbligava a fare fatica, ecco il cambio di tutte le regole.
Il Partito Democratico di Gussago dice NO all'ennesima legge varata per favorire gli interessi di questa destra pasticciona e illiberale e chiede a tutti gli italiani veramente democratici di scendere in piazza per chiedere il rispetto della legge.

Cara Lega... non vi smentite mai

In riferimento alla lettera affettuosamente scritta da un anonimo leghista... http://www.leganordgussago.org/?p=358

Vedo che il vostro articolo fantasma, misteriosamente apparso una sera di fine febbraio (28) e durato il tempo di una notte (cancellato l’1 marzo), torna ora modificato. Noto anche, che dopo tanto tempo, si è tornati, nostalgicamente, alle origini della Lega, quando ancora gli immigrati nelle città erano evento raro e il nemico numero uno era il meridionale, si è tornati a quel “daga so al terù” come direbbero Giovanni e Giacomo ad Aldo… Peccato però che qui non siamo a teatro, e non credo di avere questa corrispondenza con un comico, a proposito, sarebbe interessante anche capire con chi si ha “l’onore” di interloquire, visto che gli articoli pubblicati sul vostro sito non sono firmati… strana abitudine quella di scrivere, senza rendersi chiaramente identificabili, sono però sicuro che ciò sia dovuto a una disattenzione e non a una scelta, quindi, confido che presto Mister X sveli la propria identità…

In trepidante attesa di ciò, chiarisco alcuni punti.

Sono felicemente sorpreso di tanta perspicacia, effettivamente nella mia lettera non c’è astio, ma amarezza, amarezza, perché vedo continuamente strumentalizzata la paura e il disagio vissuto dai cittadini a meri fini elettorali, vedo soffiare sul fuoco, voi volete estendere la sensazione d’insicurezza a tutti, e volete incolpare di tutti i mali chi non è Celtico come voi. Volete scaricare le vostre politiche sbagliate, i vostri fallimenti (a tutti i livelli istituzionali) sul nemico, e il vostro si chiama IMMIGRATO. Certo che è proprio strano, perchè la ricerca del nemico comune è una pratica dei governi autoritari, e il vostro non lo è. O forse un pochetto si? In fondo in fondo lo sperate, vero?
Avete trovato il capo espiatorio, lasciando, ovviamente, qualche "scapelotto" per il “birbantello” meridionale.

Avete diviso la popolazione che vive in Italia e l’avete collocata, senza le capacità di Dante, in Paradiso, Purgatorio e Inferno. Ovviamente gli angioletti Padani trovano posto in Paradiso, in Purgatorio i meridionali, che per diventare bravi come Voi del Nord, devono fare ancora un po’ di strada, all’Inferno gli immigrati.

Attenti però, perché questo non è il Paese delle favole, anzi, forse è sempre più il Paese degli incubi. Non è vero lo stereotipo del Padano, sempre buono e onesto; del meridionale, pigro e furbetto e l’immigrato… ovviamente delinquente!

I dati che mostrate sugli sbarchi degli immigrati, fanno ridere. Riso amaro, cosi come il manifesto a effetto. Effetti speciali, poiché nascondete che gli immigrati arrivano principalmente dalle frontiere terrestri e anche aeree, i più arrivano con visti regolari, che poi sono fatti scadere senza però fare ritorno in patria.

Credete veramente che nel 2009 siano arrivati solo 9.000 immigrati in Italia? Convinti voi...

Non è nostra abitudine prendere a calci nessuno, certe usanze le lasciamo volentieri a esponenti della lega, che dall’alto dei palchi, nei loro comizi infiammati usano queste parole. Della serie “le mia bel ma le fi” (non è bello, ma è fine). Ogni altro commento è superfluo…

Continuate ad affermare che la Lega equivale a legalità, ma, in questa campagna elettorale, com’è vostra tradizione consolidata, non siete riusciti a rispettare le Leggi che disciplinano la campagna stessa, affiggendo manifesti abusivi (già da martedi)sulle bacheche elettorali, anche qui a Gussago, nonostante voi siate ora alla guida del paese. Voi dovreste dare l’esempio, invece peccate due volte, prima di tutto perché dimostrate scarso rispetto per le regole del gioco della democrazia, secondo perché, pur essendo compito del Comune, non avete provveduto all’oscuramento di tali manifesti ABUSIVI!

Bella la vostra lezione di legalità!

Per informazione:
Da Il Giornale del 22.12.2009: “E anche quest’anno, la Lombardia si svela come una delle regioni col maggior tasso di evasione fiscale in Italia: nei primi undici mesi dell’anno, infatti, sono stati 8,5 i miliardi di euro di evasione alle imposte dirette scoperti dalle Fiamme gialle.” Giusto per ricordarvi che anche qui si evadono le tasse ed a dirlo è un giornale vicino a voi.

Per quanto riguarda ciò che state facendo per la sicurezza, va bene l’assunzione di un agente, però sul resto… dissento!

Ma che scherzate? Secondo voi le attività per la sicurezza sono le seguenti?
Cambio orario apertura al pubblico. Non basta ridurre le ore di apertura al pubblico per liberare gli agenti dall’attività d’ufficio.
Cambio del Comandante della Polizia Locale, scusate, ma da quando gli avvicendamenti (causa pensionamento) sono da ritenersi attività concreta di Sicurezza? Dove sta il vostro merito?
Osservatori volontari (ronde), guardate che non ci s’inventa poliziotti, e non è un gioco da farsi nelle sere estive, in questo modo, si sviliscono la professionalità e il ruolo della Polizia Locale e delle altre Forze di Polizia Statali. L’ultima cosa di cui c’è bisogno, è di disperdere le esigue forze, per impegnarle a fare da baby-sitter a qualche adulto rimasto bambino.

Ovviamente, non pensate che ci si accontenti di un superficiale elenco. Giudicheremo il vostro operato in base al Bilancio dell’attività svolta (dalla Polizia Locale). Già che ci siete potreste fornire tali Bilanci, non mi pare siano pubblicati, o sbaglio?
Vedremo meglio nel 2010, quanti e quali saranno i reati contestati, i controlli commerciali svolti, i sopraluoghi nei cantieri. L’attività di una moderna Polizia Locale si valuta anche da questi parametri. Vedremo se avrete il coraggio di andare a controllare e toccare anche i più forti.

Per terminare, mi spiace, che per voi la buona opposizione o minoranza che dir si voglia, si concretizzi solamente quando vota con voi, altrimenti ci accusate di non avere il “coraggio del fare”. Vi dico con convinzione, che ora abbiamo il coraggio di denunciare certe situazioni, di esprimere le nostre idee, quando toccherà a noi amministrare, vi dimostreremo che siamo dotati anche del “coraggio del fare”. So che siete impazienti di vederci alla prova, non preoccupatevi, non dovrete attendere troppo.

Comunque, non tocca a voi scegliervi l’opposizione e i suoi interlocutori, salvo che non pensiate a un Decreto volto a modificare le Primarie del PD. Come recita un celebre spot: ”Vi piace vincere facile”, d'altronde i vostri “capi”, quelli della Lega Nord di Roma, la Lega accasata nei Palazzi per intendersi, vi hanno abituato che, se le regole del gioco non piacciono, si possono cambiare, meglio se da soli.

Giordano Dossi

venerdì 5 marzo 2010

G8 2001 - Bolzaneto

da "La Repubblica"

La sentenza d'Appello per i reati commessi da poliziotti e medici nella caserma della celere
Il primo grado le condanne furono solo 15. Salvati dalla prescrizione, ma dovranno pagare
Violenze a Bolzaneto, 44 condanne
Reati prescritti, le vittime saranno risarcite
Lo Stato dovrà pagare più di 10 milioni di euro. Solo in 7 casi non viene applicata la prescrizione
Il Comitato "Verità e giustizia" chiede la sospensione dal servizio e una legge sulla torturadi MASSIMO CALANDRI

Violenze a Bolzaneto, 44 condanne Reati prescritti, le vittime saranno risarcite

La lettura della sentenza d'appello per i fatti di Bolzaneto
GENOVA - Nella caserma di Bolzaneto, durante il G8 dell'estate 2001, i no-global furono picchiati, umiliati, sottoposti a "trattamenti inumani e degradanti". Ci fu tortura, e gli imputati sono colpevoli. Generali della polizia penitenziaria, guardie carcerarie, ufficiali dell'Arma e militari, agenti e funzionari di polizia, persino quattro medici: questa sera la Corte d'appello del tribunale di Genova li ha condannati tutti e 44. A nove anni dai fatti la maggior parte dei reati è prescritta, ma i responsabili pagheranno comunque risarcendo le vittime delle violenze. E con loro metteranno mano al portafogli anche i ministeri di appartenenza (Giustizia, Interno, Difesa), che dovrebbero sborsare una cifra superiore ai dieci milioni di euro.

Sono state inflitte sette condanne a complessivi dieci anni di reclusione nei confronti di quattro guardie carcerarie responsabili di falso - reato non prescritto - , e di tre poliziotti che avevano rinunciato alla prescrizione. I sette imputati condannati sono: l'assistente capo della Polizia di stato Massimo Luigi Pigozzi (3 anni e 2 mesi), gli agenti di polizia penitenziaria Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia (1 anno) e il medico Sonia Sciandra (2 anni e 2 mesi). Pene confermate a 1 anno per gli ispettori della Polizia di Stato Matilde Arecco, Mario Turco e Paolo Ubaldi.

"Sono stati accolti tutti i motivi del nostro appello e della procura generale", hanno commentato soddisfatti i pubblici ministeri Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati. "Questa sentenza è due volte importante, perché fatti come quelli accaduti a Bolzaneto non dovranno ripetersi. Mai più". Alla fine della lettura della sentenza un imputato presente in aula ha inveito contro i giudici - "Avete voluto condannare tutti e basta, senza fare distinzioni" - ed è stato allontanato.


La sentenza di primo grado è stata completamente ribaltata. Allora, nel luglio del 2008, erano state pronunciate 15 condanne e ben 30 assoluzioni. Il reato di "tortura", non previsto dal nostro codice penale, era stato indirettamente riconosciuto con la condanna a 5 anni di reclusione di Biagio Antonio Gugliotta, sottufficiale della polizia penitenziaria. Dei "simbolici" 76 anni di prigione chiesti dalla procura ne era stato riconosciuto meno di un terzo.

I giudici si sono riuniti in camera di consiglio alle 9:40 di questa mattina. Per i 44 imputati autori delle violenze nella caserma di Bolzaneto avvenute nel luglio del 2001 a Genova durante il G8, la pubblica accusa aveva chiesto 36 prescrizioni e 8 condanne.

Immediata la presa di posizione del comitato "Verità e giustizia" che da anni segue le vicende del G8 di Genova. Il comitato ha chiesto la sospensione per tutti gli imputati: "Il messaggio dei giudici d'appello, con le 44 condanne per i maltrattamenti e le torture su decine di cittadini detenuti nella caserma-carcere di Bolzaneto nel luglio 2001, è chiarissimo e dev'essere colto immediatamente dalle istituzioni. Tutti i condannati nelle forze dell'ordine devono essere immediatamente sospesi dagli incarichi, in modo che non abbiano contatti diretti con i cittadini; gli Ordini professionali devono agire sui propri iscritti con la sospensione: non è più possibile restare nel terreno dell'ambiguità... Se buona parte delle pene è caduta in prescrizione è solo perché in Italia non ha una legge sulla tortura (reato che per la sua gravità non prevede prescrizione), nonostante l'Italia si sia impegnata oltre vent'anni fa ad approvarne una. Il Parlamento ora non ha più scuse: la sentenza di oggi dimostra che abbiamo assoluto bisogno di quella legge".

lunedì 1 marzo 2010

...RAI UNO....ci risiamo!?!?

La Rete protesta contro le bugie del Tg1

La falsa notizia dell'assoluzione di David Mills ha scatenato la reazione sul social network: più di 35.000 iscritti pretendono le scuse del direttore Minzolini.

[ZEUS News - www.zeusnews.com - 01-03-2010]
Minzolini Tg1 assoluzione Mills Facebook Ciccone
Augusto Minzolini, direttore del Tg1

Internet sorveglia la Tv: sono già più di 35.000 gli iscritti al gruppo di Facebook La dignità dei giornalisti e il rispetto dei cittadini, radunatisi virtualmente per denunciare la manomissione della verità avvenuta durante il Tg1 dello scorso 26 febbraio.

Durante l'edizione delle 13.30 è stata data la notizia secondo al quale l'avvocato David Mills, imputato per la vicenda Berlusconi-Mondadori, sarebbe stato assolto; in realtà Mills ha commesso un reato caduto però in prescrizione, e questo avrebbe dovuto dire il Tg1, che invece ha parlato di assoluzione.

Dopo aver atteso invano una rettifica, Arianna Ciccone, nota anche come organizzatrice del Festival del Giornalismo di Perugia, ha deciso di passare all'azione cercando il maggior sostegno possibile da parte di colleghi e semplici cittadini, e ha deciso di farlo sfruttando il social network.

Così è nato il gruppo su Facebook, dove una lettera indirizzata al presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Lorenzo del Boca - e per conoscenza al Direttore del Tg1 Augusto Minzolini e al Presidente della Rai Paolo Garimberti - sta ricevendo l'appoggio di migliaia di iscritti.

Arianna Ciccone, prima tra i firmatari della lettera, chiede le scuse di Minzolini e la rettifica della notizia: "Qui non si tratta di destra o sinistra, della legittimità o meno del direttore del Tg1 di esporre la sua linea editoriale", si legge. "Qui si tratta di deontologia professionale e della funzione fondamentale del giornalismo. Ieri il Tg1 delle 13.30 come sai ha dato una notizia falsa".

"Ogni iscrizione vale una firma" scrive Arianna Ciccone sull'Espresso, che ha farà continuare la raccolta fino a martedì 2 marzo alle 13.30; l'idea è di consegnare a mano, tramite una delegazione, tutte le adesioni raccolte.

È anche vero che aderire a un gruppo su Facebook non richiede particolari fatica o impegno; per questo la fondatrice azzarda l'invito a compiere una mossa ancora più concreta: ogni firmatario potrebbe inviare una raccomandata, che "sarebbe ancora più visibile".

Intanto all'Ordine dei Giornalisti è stato presentato, dalla Società Pannunzio per libertà d'informazione, un esposto contro il direttore del Tg1.