domenica 14 dicembre 2014

TANDEM Dicembre 2014


E' in distribuzione il nuovo numero del Tandem, il periodico del Circolo "Marianna Piardi" di Gussago.

 







mercoledì 3 dicembre 2014

FINITI I FONDI PER CONTRASTARE IL DISSESTO IDROGEOLOGICO


Risorse per il dissesto idrogeologico, per la Regione non sembra una priorità

 
seveso
 
 
Dove sono finiti gli stanziamenti 2014 per le coperture delle spese da danni dovuti al maltempo? 
 
È una domanda cui non abbiamo ottenuto risposta nonostante l’interrogazione che abbiamo presentato alla giunta sul tema del dissesto idrogeologico. Nel documento si chiedeva perché la Giunta regionale avesse proposto la riduzione della disponibilità, in occasione dell’assestamento di bilancio, del capitolo “Risarcimento danni a seguito di calamità naturali a favore delle amministrazioni locali”, passato da 5 milioni e mezzo a 2, e in cui venivano previsti quasi 996mila euro per il 2014, per l’emergenza maltempo tra fine 2013 e marzo 2014. Inoltre, perché per il 2015 siano previsti ulteriori tagli per contrastare il dissesto idrogeologico.
L’assessore Bordonali si è limitata a rispondere ciò che aveva già scritto in una lettera inviata a diversi comuni lombardi che hanno subito grossi danni dal maltempo, ovvero che i tagli sono stati voluti dal Governo centrale. Ma noi rispondiamo due cose: innanzitutto, questo non vale per il 2014, soprattutto per il periodo a cavallo tra le due annualità, quando non erano ancora state prese queste decisioni a livello centrale. Ma soprattutto, come abbiamo già avuto modo di ribadire anche in altre sedi, si tratta di una questione di priorità. Se i soldi non sono sufficienti per fare tutto, bisogna scegliere, e il dissesto idrogeologico non ci pare un problema secondario. Lo stesso Governo ha appena presentato un piano nazionale 2014-2020 contro il dissesto idrogeologico che stanzia complessivamente 9 miliardi di euro.
Tuttavia, sembra che Regione Lombardia per i comuni danneggiati dagli eventi tra il dicembre 2013 e il marzo 2014 si impegni a ricercare altre fonti di finanziamento. Ci auguriamo che l’intenzione vada a buon fine.

Raffaele Straniero, consigliere regionale PD

venerdì 28 novembre 2014

Per i Gussaghesi


Richiesta agevolazioni per concessione abitazione uso gratuito al figlio maggiorenne o minore emancipato
utilizzato come abitazione principale.
 
Informazione a tutti i Gussaghesi.

I Cittadini di Gussago proprietari di abitazione data in concessione ad uso gratuito al figlio maggiorenne o minorenne emancipato che la utilizza come abitazione principale,
possono fare richiesta di agevolazione della tariffa TASI 
richiedendo il modulo specifico che è in distribuzione all'Ufficio Tributi.

E' stata fatta richiesta all'Ufficio Tributi di mettere la modulistica sul sito del Comune.

mercoledì 19 novembre 2014

Relazione del Centro studi del CGIA di Mestre


TASSE. Il saldo fiscale 2014 è positivo: il taglio delle tasse è stato superiore agli aumenti

 
Sebbene la pressione fiscale rimanga ancora molto elevata (43,3 per cento), nel 2014 i contribuenti italiani hanno beneficiato del saldo fiscale positivo: + 3,1 miliardi di euro.
 
In altre parole, i tagli (pari a 11,8 miliardi di euro) sono stati nettamente superiori agli aumenti di imposta (8,7 miliardi di euro). A darne notizia è l’Ufficio studi della CGIA che ha messo a confronto i principali aumenti e le diminuzioni fiscali che hanno esperito i loro effetti economici nel 2014.
 
Era da molto tempo che ciò non accadeva – osserva il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi – A far pendere l’ago della bilancia a favore dei contribuenti italiani è stato il bonus fiscale introdotto nella primavera scorsa dal Governo Renzi. In linea di massima possiamo affermare che i maggiori benefici economici, come era giusto che fosse, sono andati ai redditi medio bassi, mentre quelli superiori non hanno ancora fruito di nessun sollievo fiscale. Nonostante ciò, il carico fiscale complessivo rimane ancora molto elevato e anche nei prossimi anni è destinato a rimanere su questi livelli. Purtroppo, la contrazione del Pil continua ad essere superiore alla diminuzione del gettito: pertanto, la pressione fiscale non si abbassa”.
 
Dall’analisi delle voci che compongono la lista delle principali riduzioni di imposta avvenute nel 2014 segnaliamo il “bonus Renzi”, che mediamente ha diminuito di 80 euro le tasse dei lavoratori dipendenti a basso reddito (misura pari a 6,6 miliardi di euro), il “bonus Letta”, che anch’esso ha incrementato le detrazioni Irpef per i lavoratori dipendenti a basso reddito (sgravio da 1,5 miliardi di euro), l’eliminazione della maggiorazione Tares (1 miliardo di euro), la riduzione dell’aliquota della cedolare secca (1 miliardo di euro) e la deduzione del 30 per cento dal reddito di impresa dell’Imu applicata sugli immobili strumentali (714 milioni di euro).
 
Per contro, invece, tra i principali aumenti fiscali avvenuti quest’anno registriamo l’introduzione della Tasi (3,8 miliardi di euro di gettito), l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie (720 milioni di euro di gettito), l’incremento dell’imposta di bollo sul dossier titoli (627 miliardi di euro) e la riduzione della deduzione forfetaria dei redditi derivanti dai contratti di locazione (627 milioni di euro).
 
In attesa che venga approvata entro la fine dell’anno la legge di Stabilità, pare di capire che il saldo fiscale del 2015 potrebbe essere ancor più favorevole rispetto al risultato conseguito quest’anno. La stabilizzazione del “bonus Renzi”, gli sgravi contributivi per i neoassunti a tempo indeterminato e il taglio dell’Irap dovrebbero avere il sopravvento sugli aumenti di imposta previsti sui fondi pensione, sull’incremento della tassazione sul Tfr, e sull’incremento delle accise sui carburanti che scatterà dal prossimo 1° gennaio.

 CLICCA QUI PER LEGGERE IL COMUNICATO E VISUALIZZARE I DATI
 

venerdì 14 novembre 2014

URLARE AL LUPO AL LUPO E' FACILE, MA GOVERNARE...


MARONI DELIBERI LE VASCHE

È l'invito del Pd dopo l'ennesima esondazione del Seveso. Perché il presidente è responsabile dell'emergenza per il Governo

L'ennesima esondazione che mette in ginocchio la città di Milano. Le cronache di questi giorni hanno mostrato immagini che se un tempo si vedevano solo a distanza di anni, oggi sono praticamente diventate la quotidianità: una stagione inclemente, un'annata sfortunata, il clima che cambia e il Seveso va fin troppo spesso fuori controllo.
 
Eppure i progetti per risolvere una volta per tutte la questione ci sono. E soprattutto le responsabilità sono precisamente attribuite.
 
Perché non si riesce a mettere la parola fine allo scempio che il lato nord ovest della città deve subire ormai quasi regolarmente? Se lo chiede il Gruppo regionale del Pd rivolgendosi direttamente al governatore.

"Dov'è Maroni mentre i lombardi sono nell'acqua fino alle ginocchia? Se ne sta al caldo con le pantofole ai piedi? Invece, dovrebbe prendersi le responsabilità che gli competono in qualità di commissario straordinario del Governo per l'emergenza Seveso e intervenire una volta per tutte"
dice senza mezzi termini Laura Barzaghi.

"L'abbiamo già detto e continueremo a ripeterlo: il presidente Maroni deve prendere in mano la situazione e decidere in via definitiva quello che ha già pensato di fare, anziché stare a discutere su una legge sul consumo di suolo che non solo non rimedierà, ma addirittura peggiorerà la situazione", continua Barzaghi, allargando l'invito: "Con le ennesime esondazioni fuori dalla porta di casa, tutti si riconducano a una decisione che ormai può essere solo quella delle vasche di laminazione. Cominciamo da lì, ma subito: non c'è più tempo da perdere".

mercoledì 12 novembre 2014

SI SBLOCCA L'ITALIA


L'ITALIA SI SBLOCCA


 
 
 
 








Due semplici volantini per comprendere meglio la manovra del Governo


sabato 8 novembre 2014

Lo sblocca Italia in pillole


  







                         Lo ‘Sblocca Italia’ in pillole

Con il decreto “Sblocca Italia” il Governo ha varato una serie di norme volte a rimettere in moto il settore produttivo del Paese, a sostegno della filiera imprenditoriale e per il rilancio della competitività e il sostegno alla crescita. Il made in Italy rimane, in linea con quanto già operato in precedenti interventi, il punto nodale delle azioni del Governo per esportare e attrarre investimenti in Italia, creando prodotto interno e occupazione.
Il provvedimento contiene una serie di disposizioni riguardanti le infrastrutture, l'edilizia, l'ambiente, l'energia, nonché misure destinate alle imprese e agli enti territoriali: si tratta di norme finalizzate al rilancio dell’economia - anche attraverso l’introduzione di misure di semplificazione burocratica - obiettivo il cui perseguimento è necessario nel momento di crisi che sta attraversando il Paese e che necessita di interventi di stimolo accompagnati da riforme strutturali.
Il nostro Paese ha estrema necessità di superare gli ostacoli che impediscono la realizzazione di investimenti utili per la ripresa dell'economia e dell'occupazione – da qui il nome «Sblocca Italia» –, ma questo obiettivo si raggiunge solo se, allo stesso tempo, vengono perseguiti, insieme alle reali ed innegabili esigenze di efficienza e tempestività, gli altrettanto fondamentali principi di legalità e trasparenza, nonché di salvaguardia ambientale e paesaggistica.

INFRASTRUTTURE


- Digitalizziamo l’Italia
Credito d’imposta IRES e IRAP, entro il limite massimo del 50 per cento dell’investimento, per la realizzazione di interventi infrastrutturali di realizzazione di reti di comunicazione elettronica a banda ultralarga.
Le opere infrastrutturali in fibra ottica per la banda larga sono inserite tra gli oneri di urbanizzazione primaria

- Realizzazione Alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina:
Gli interventi da realizzare sull’areadella tratta ferroviaria Napoli-Bari e Palermo- Cniata- Messina, nonché quelli strettamente connessi alla realizzazione dell’opera, sono dichiarati indifferibili, urgenti e di pubblica utilità

- Meno burocrazia, più trasparenza e concorrenza, protocolli di legalità
Dovrà essere inserito negli avvisi, nei bandi di gara, nelle lettere d'invito che la mancata accettazione da parte delle imprese delle clausole contenute nei protocolli di legalità costituisce causa di esclusione dalle gare.

Interventi di "estrema urgenza": messa in sicurezza degli edifici scolastici, alla mitigazione dei rischi idraulici e geomorfologici del territorio, all'adeguamento alla normativa antisismica e alla tutela ambientale e del patrimonio culturale.
Per interventi di "estrema urgenza", considerati indifferibili sono introdotte disposizioni in deroga alle procedure di scelta del contraente e alle fasi delle procedure di affidamento dei contratti.

sabato 1 novembre 2014

Radici profonde delle Cosche Mafiose in Lombardia


L'NDRANGHETA MINACCIA LA LOMBARDIA

Gli sviluppi delle inchieste giudiziarie sulla presenza mafiosa in regione e le azioni intimidatorie preoccupano e impongono una risposta.

È dei giorni scorsi la notizia dell'arresto di esponenti dei gruppi criminali e di imprenditori in Lombardia e Calabria a seguito di un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano su speculazioni immobiliari e subappalti di opere pubbliche.
Per il presidente della Commissione Antimafia del consiglio regionale della Lombardia, Gian Antonio Girelli, si tratta di una notizia che mostra ancora una volta il notevole potere di controllo e di condizionamento del territorio da parte della 'ndrangheta calabrese.
"Gli ultimi sviluppi dell'inchiesta della Procura di Milano - dice l'esponente del Pd - testimoniano una volta di più quanto la 'ndrangheta sia diffusa e radicata nel tessuto lombardo. La sua presenza è una minaccia concreta e continua alla nostra società, alle sue istituzioni e alla nostra economia, tanto più forte per la presenza di cantieri di opere pubbliche rilevanti connesse ad Expo 2015. La Commissione regionale antimafia, che ho l'onore di presiedere, ha a più riprese individuato campi d'azione per la politica e per l'amministrazione, ma la sfida è altissima e non si può mai abbassare la guardia, tanto meno ora, nella fase più calda della realizzazione di Expo. Preoccupa, a questo proposito, il possesso della certificazione antimafia da parte di un'azienda risultata di proprietà della famiglia Galati, e ancor più preoccupano le intimidazioni ai danni della direttrice del carcere di Monza, Maria Pitaniello, come all'agente di polizia locale autore di una segnalazione rilevante per le indagini. A loro va la nostra solidarietà e riconoscenza".
Girelli, inoltre, rende noto di voler ascoltare nuovamente in Commissione il commissario Expo Giuseppe Sala, per fare nuovamente il punto sui controlli e sulle garanzie di legalità nei cantieri.
 
Il Circolo del PD di Gussago ricorda a tutti, che quattro anni fa, l'allora ministro dell'Interno Maroni, disse che mai la Mafia o l'Ndrangheta sarebbero arrivate in Lombardia.
Ora Maroni è il Presidente della Regione Lombardia!!!

domenica 26 ottobre 2014

LA MEMORIA E' MAESTRA DI VITA

 


 
Anche quest'anno si sono ricordati i Partigiani trucidati a Sella dell'Oca.
Il Circolo di Gussago del Partito Democratico sempre presente!!!
 



venerdì 3 ottobre 2014

Flop dell'Operazione zero ticket


 
OPERAZIONE ZERO TICKET?
UN FLOP
 
Nei cinque mesi di applicazione i lombardi hanno pagato quasi 2 milioni in più
 
Il presidente della Regione Lombardia è tornato lunedì scorso ad annunciare l'intenzione di cancellare i ticket sanitari regionali, con un primo intervento nel 2015. Intanto, però, la prima manovra fatta dall'amministrazione Maroni sui ticket farmaceutici, in vigore da aprile 2014, si sta dimostrando un flop. Al momento della presentazione dell'intervento Maroni spiegò che la Regione avrebbe investito 40 milioni di euro per cancellare i ticket farmaceutici a 800mila lombardi (su 10 milioni). Fu anche lanciata la campagna di comunicazione "zero ticket", con affissioni di manifesti in tutte le città lombarde, per il costo dichiarato di 200mila euro a carico dei contribuenti. Nei fatti, la Regione estendeva l'esenzione del ticket farmaceutico per gli anziani over65 poco abbienti, spostando il limite di reddito massimo da 11 a 18mila euro.
Alla luce dei dati ufficiali, su ormai cinque mesi di applicazione, i numeri danno torto alla Regione. Da aprile ad agosto l'ammontare dei ticket pagati dai lombardi non solo non è diminuito, ma è addirittura cresciuto. Nei cinque mesi i lombardi hanno pagato circa 2 milioni di euro in più rispetto agli stessi mesi dello scorso anno (+1,87%), quando la misura non era in atto. E se i cittadini hanno pagato di più, la Regione ha invece risparmiato, perché la spesa farmaceutica complessiva (quanto Palazzo Pirelli deve alle farmacie per i farmaci acquistati dai lombardi) è sostanzialmente diminuita per oltre 25 milioni di euro, grazie soprattutto alla maggior diffusione dei farmaci generici.
 
Per la regione c'è dunque un guadagno netto, l'esatto contrario di quanto prospettato.
"Altro che zero ticket, qui siamo a zero risultati! - dichiara il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri - Da due anni Maroni e la Lega ne promettono l'abolizione, mentre i lombardi, per gli stessi ticket, versano sempre più soldi nelle casse della Regione. Una vera beffa, soprattutto a fronte di una spesa farmaceutica in diminuzione. Dov'è finito il taglio promesso di 40 milioni? È ora di toglierli veramente, non solo i ticket farmaceutici, ma soprattutto il superticket su visite ed esami. Fino ad un reddito di 30mila euro non si deve pagare!". Il flop del taglio dei ticket sui farmaci ha diverse motivazioni, ma la più significativa è con tutta probabilità al numero dei beneficiari. "Davvero Maroni e la Lega pensano che l'estensione dell'esenzione da 11 e 18mila euro di reddito familiare riguardi 800mila cittadini, vale a dire quasi la metà degli ultrasessantacinquenni in Lombardia? I casi sono due - sferza Alfieri -: o raccontano frottole o non sanno far di conto. Non so che cosa sia peggio per la Lombardia". 

martedì 23 settembre 2014

Discorso del Presidente Napolitano per l'inizio dell'anno scolastico


DISCORSO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO PER L’APERTURA DELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Ai rappresentanti del Parlamento e del governo, a tutte le autorità, ai rappresentanti di tanti Comuni e Città ; a voi care ragazze e cari ragazzi, insegnanti, dirigenti, lavoratori della scuola, e insieme a voi, gentili genitori e famigliari che seguite giorno per giorno i vostri cari nello studio e nell'apprendimento, un saluto ed augurio affettuoso. L'incontro dedicato all'inaugurazione dell'Anno Scolastico - è tra i più belli e significativi che la Presidenza della Repubblica ospiti, aprendosi alla più vasta platea di telespettatori.

Non c'è nulla di più gratificante e importante del dedicarsi al rendere migliore la nostra scuola, più libere e capaci di esprimersi, rafforzarsi, realizzarsi le vostre energie, le vostre intelligenze, la vostra creatività. Ne ha bisogno acuto l'Italia per uscire dalle secche di una crisi drammatica - come ha detto il ministro Giannini, lanciando il Piano del governo "La buona scuola" e sollecitando la più ampia consultazione sui "12 punti" di orientamento e di azione. Auspico anch'io che a quella vera e propria mobilitazione di esperienze e di idee partecipi il più gran numero di voci rappresentative del mondo della scuola e dell'intera società italiana.

Oggi non solo l'Italia, ma tutta l'Europa sono alle prese con una profonda crisi finanziaria, economica, sociale: e fanno fatica ad uscirne. Possono uscirne, Italia ed Europa, solo insieme, con politiche nuove e coraggiose per la crescita e l'occupazione, dirette soprattutto e più efficacemente ai giovani. Della crisi si discute ogni giorno nelle scuole, nei suoi stadi più avanzati di studio e di formazione, e si discute nelle famiglie, dovunque le difficoltà del vivere da un mese all'altro e le angosce per il futuro, soprattutto vedendo tanti giovani senza lavoro e senza chiare prospettive, si fanno sentire di più.

Ebbene, sia chiaro che per farcela ci si deve non già chiudere in vecchi recinti nazionali, e sbraitare contro l'Europa, ma stringerci ancor più in uno sforzo comune, integrare ancor più le nostre energie, in spirito di solidarietà, nella grande Europa unita che abbiamo via via costruito in oltre sessant'anni.

sabato 20 settembre 2014

Il Premier Renzi scrive alle iscritte e agli iscritti del PD


Noi siamo qui per cambiare l'Italia

 La lettera di Matteo Renzi a tutte le iscritte e gli iscritti al PD

                                              Matteo Renzi  renzi03
Carissime democratiche, carissimi democratici, 
mentre volgono al termine le tante Feste dell'Unità svoltesi in tutta Italia, invio questa email innanzitutto per ringraziarvi dell'impegno sul territorio, della passione, della dedizione con cui state aiutando il PD in queste ore così delicate. 
Già, perché il risultato del 25 maggio – con quello squillante 40,8% – impone a tutti noi di essere all'altezza di una grande responsabilità: ridare fiducia all'Italia e agli italiani. Tocca a noi, nessuno si senta escluso. 
L'Italia sta cambiando molto. Dalle riforme istituzionali e costituzionali fino alla giustizia, passando per il terzo settore e la politica estera, dove il successo della nomina di Federica Mogherini costituisce un motivo di orgoglio e speranza per ciascuno di noi. In questi mesi stiamo lavorando moltissimo. E ormai siamo al momento finale di discussioni che pure erano state bloccate per anni come quella su una legge elettorale in grado di assicurare un vincitore certo o la riforma costituzionale che sono già alla seconda lettura e che dovranno essere affrontate senza indugio dal parlamento in queste settimane. Perché se la politica cambia se stessa e dà il buon esempio, poi, tutto è più semplice. 
Tra le prossime sfide segnalo in modo particolare: 
 
La scuola. Perché solo dando valore e dignità all'impegno degli insegnanti e alle aspettative delle famiglie riusciremo a risollevare l'Italia. (ecco il link  http://passodopopasso.italia.it/video/la-buona-scuola)  Vi prego di leggerlo, di discuterlo nei circoli, a scuola, in ufficio. La riforma della scuola non può essere la solita legge calata dall'alto. Abbiamo due mesi per discuterne ovunque, non perdiamo questa occasione. Coinvolgendo mamme e figli, prof e custodi, nonni e assessori. 

Il lavoro. Il 29 settembre presenterò in direzione nazionale il JobsAct. Dobbiamo attirare nuovi investimenti, perché senza nuovi investimenti non ci saranno posti di lavoro e aumenteranno i disoccupati. Ma dobbiamo anche cambiare un sistema ingiusto che divide i cittadini in persone di serie A e di serie B e umilia i precari. Chi oggi difende il sistema vigente difende un modello di diseguaglianze dove i diritti dipendono dalla provenienza o dall'età. Noi vogliamo difendere i diritti di chi non ha diritti. Quelli di cui nessuno si è occupato fino ad oggi. 

Il fisco. Abbiamo iniziato a ridurre la pressione fiscale restituendo 80 euro a undici milioni di italiani e diminuendo l'odiosa Irap del 10% per le aziende perché ancora oggi in Italia il costo del lavoro è troppo alto. Per colpa mia, peraltro, non siamo riusciti a comunicare bene il taglio del 10% dell'Irap che è già avvenuto, ma di cui non parla nessuno. Il fisco deve essere meno caro, certo. Ma anche più semplice. Per questo nell'ambito del programma dei mille giorni, partendo già dal prossimo anno, introdurremo innanzitutto la dichiarazione dei redditi precompilata. 

Bloccare l'emorragia dei posti di lavoro e tornare a crescere, semplificare il fisco pagando meno (ma pagando tutti, finalmente!) e, prima di tutto, investire sull'educazione e sulla scuola: questa è la nostra sfida. Ci hanno detto che siamo di destra per questo. Ci hanno paragonato ai leader della destra liberista anglosassone degli anni Ottanta.
A me hanno insegnato che essere di sinistra significa combattere un'ingiustizia, non conservarla. Davanti a un problema c'è chi trova soluzioni provando a cambiare e chi organizza convegni lasciando le cose come sono. Anche nel nostro partito c'è chi vuole cogliere la palla al balzo per tornare agli scontri ideologici e magari riportare il PD del 25%. Noi no. 

Noi siamo qui per cambiare l'Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna. O almeno ci prova.
Sul sito trovate l'indicazione della nuova segreteria. Chi può ci dia una mano, partendo dalle iniziative per le imminenti regionali e per le forme di autofinanziamento. Abbiamo la grande occasione di cambiare il paese più bello del mondo: Aiutiamoci a farlo sul serio

sabato 13 settembre 2014

 
 

 
Grazie al C.d.A. della Fondazione Richiedei che è giunto alla scadenza del mandato, per aver mantenuto la continuità dei servizi e per aver trasmesso il messaggio che:

"E' POSSIBILE GESTIRE UNA STRUTTURA COSI' COMPLESSA, A CONDIZIONE CHE VI SIA PRESENZA
DI CAPACITA', COMPETENZA ED IMPEGNO".


sabato 6 settembre 2014

Un miliardo di Euro dal Governo per la Lombardia


MARONI PARLA SOLO DI TAGLI, MA DA ROMA ARRIVA 1 MLD PER LA SANITÀ
 
 
Il presidente lombardo cerca scuse per le promesse mancate, e torna a parlare del Referendum per lo statuto speciale
 
Un miliardo di euro in più per la sanità, 300 milioni per la cassa integrazione in deroga, 45 milioni per il trasporto pubblico locale, 1,5 milioni per la Certosa di Pavia e per Villa Manzoni a Lecco.
 
Basterebbe questo per rispondere al continuo piagnisteo del presidente Maroni contro il governo, accusato di effettuare tagli continui alla Regione Lombardia.
Ma se Maroni insiste è per sostenere la linea del referendum per lo statuto speciale, quello consultivo per cui ha deciso di stanziare ben 30 milioni di euro, ultima frontiera dell'inconcludente autonomismo leghista, passato negli anni dal federalismo al secessionismo, dalla rivendicazione del 75% delle tasse allo Statuto speciale.
Il tutto senza mai arrivare a nulla, pur avendo il Carroccio e Maroni tenuto in mano a lungo le leve del Governo e della Regione.
 
La colpa, per la Lega, è sempre di qualcun altro e solitamente di Roma, intesa come governo e parlamento. Tuttavia è proprio lì che finalmente si sta discutendo della riforma della Costituzione e, prima che Salvini cambiasse idea e decidesse per il voto contrario, il suo partito aveva contribuito al percorso riformatore, avendo addirittura nominato uno dei due relatori al Senato nella persona dell'ex ministro delle riforme Roberto Calderoli.
 
Il capogruppo del Pd Enrico Brambilla torna a ribadire che "è in quella sede, in modo serio, che la Lombardia deve impegnarsi per guadagnare quegli spazi di autonomia che da sempre rivendica", anche partendo dal fatto che il testo uscito dal Senato mantiene il cosiddetto federalismo differenziato, che permette alle regioni con i conti in ordine di ottenere competenze in più in cambio delle relative risorse.
 
Quanto ai 30 milioni, dice Brambilla, si utilizzino diversamente, "per porre rimedio alle tante emergenze che il maltempo di questa estate anomala ha creato in diversi territori della Lombardia". 

sabato 26 luglio 2014

DALLE PAROLE AI FATTI



DALLE PAROLE AI FATTI!!!
 
Anche Gussago ha beneficiato dei finanziamenti del
GOVERNO RENZI
per la riqualificazione dell'edilizia scolastica.
Ora tocca al nostro Sindaco Marchina avviare in modo urgente e preciso le procedure per la sistemazione dei plessi scolastici.
Il Partito Democratico di Gussago sarà vigile e presente nel controllare quanto verrà attuato.
 
 
Il piano di edilizia scolastica, fortemente voluto dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, fin dal suo discorso di fiducia alle Camere del 24 febbraio 2014, prende il via. Un piano, composto da tre principali filoni, che coinvolgerà complessivamente 20.845 edifici scolastici per investimenti pari a 1.094.000.000 di euro. Quattro milioni di studenti e una scuola italiana su due sono protagonisti di questo primo progetto, che porta nell’arco del biennio 2014-2015 ad avere scuole più belle, più sicure e più nuove.
Si tratta della costruzione di nuovi edifici scolastici o di rilevanti manutenzioni, grazie alla liberazione di risorse dei comuni dai vincoli del patto di stabilità per un valore di 244 milioni (#scuolenuove) e del finanziamento per 510 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione, dopo la delibera Cipe del 30 giugno, per interventi di messa in sicurezza (#scuolesicure), di decoro e piccola manutenzione (#scuolebelle). Al lavoro su questo obiettivo c’è una specifica Unità di missione istituita dalla Presidenza del Consiglio in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca per mettere in sicurezza le strutture scolastiche.

venerdì 27 giugno 2014

Richiedei: Ieri Oggi Domani



Il Circolo del PD "Marianna Piardi", unitamente alla Sinistra a Gussago, promuovono un incontro sul tema
"RICHIEDEI IERI OGGI E DOMANI"
Vi aspettiamo numerosi.

domenica 22 giugno 2014

Direttivo Aperto Del Circolo di Gussago


 
41% ADESSO!?

DIRETTIVO del PD di GUSSAGO

aperto a Iscritti e Simpatizzanti

Martedì 24 giugno alle ore 20.45 nella sede del PD "Marianna Piardi" a Gussago, in via Chiesa 1 si terrà un incontro con i membri del    direttivo, gli iscritti ed i simpatizzanti per parlare del futuro del    Partito Democratico.
 
Dopo lo straordinario risultato delle Elezioni Europee proviamo a discutere insieme di come mantenere questo risultato, partendo dai circoli vogliamo riuscire a creare sistema tra chi vota alle primarie e i militanti attivi.

Sarà l’occasione per rafforzare il legame fra i differenti livelli del PD sul territorio, confrontarci sulle prospettive e sulle priorità, con    l’obiettivo di consolidare uno straordinario risultato elettorale, che ci investe di nuove responsabilità.
 

Ti aspettiamo.

La Portavoce del Circolo Grazia Pasolini

domenica 15 giugno 2014

TESSERAMENTO ANNO 2014 AL PARTITO DEMOCRATICO

 


Il Circolo "Marianna Piardi" di Gussago, del Partito Democratico, ha aperto il TESSERAMENTO al Partito Democratico.
Tutti i martedì di giugno, la nostra sede è aperta per permettere a quanti volessero tesserarsi di poterlo fare.
Per lo stesso motivo aspettiamo tutti, DOMENICA 22 GIUGNO nel tardo pomeriggio, al Parco Muccioli per un aperitivo
Vi aspettiamo numerosi.

lunedì 26 maggio 2014

Grandissimo risultato del Partito Democratico a Gussago


GRAZIE!!!
Grazie ai Gussaghesi che si sono recati ai seggi, in numero maggiore rispetto all'affluenza nazionale, e che in 4012
hanno votato il Partito Democratico, il Partito delle RIFORME.
Sono stati premiati gli sforzi di CAMBIAMENTO iniziati in questo periodo, ed è arrivato un messaggio chiaro.
Iniziando dall'ITALIA, va CAMBIATA L'EUROPA.
 
ORA TOCCA A NOI!!!
 

LISTA
TOTALE
ELETTORI GUSSAGO
12.758
 
 
VOTANTI GUSSAGO
8.802
 
68,99%
FED.DEI VERDI GREEN ITALIA
54
 
0,61%
ITALIA DEI VALORI (IDV)
49
 
0,56%
L'ALTRA EUROPA CON TSIPRAS
357
 
4,06%
MOVIMENTO 5 STELLE
1.220
 
13,88%
FRATELLI d'ITALIA - ALLEANZA NAZIONALE
198
 
2,25%
SCELTA EUROPEA CON GUY VERHOFSTADT
44
 
0,50%
IO CAMBIO - MAIE
10
 
0,11%
FORZA ITALIA
1.079
 
12,27%
NUOVO CENTRO DESTRA
265
 
3,01%
PARTITO DEMOCRATICO
4.012
 
45,64%
LEGA NORD
1.269
 
14,44%
BIANCHE
57
 
0,65%
NULLE
173
 
1,97%
SOSPESE
4
 
0,05%