lunedì 30 marzo 2015

Maroni come Calimero?


La Lombardia e la sindrome di Calimero

I meno giovani tra voi (apprezzate la finezza) si ricorderanno di Calimero, il pulcino piccolo e nero protagonista di una pubblicità di inizio anni '60. Il pulcino, caduto nella fuliggine, passava di disavventura in disavventura ed era afflitto da una sorta di sindrome del "tutti ce l'hanno con me". 
Ebbene, il presidente Maroni ci ricorda proprio Calimero, almeno se guardiamo alle disavventure che, con una regolarità ormai ineluttabile, continuano a piovergli addosso. Ultime in ordine di tempo la vicenda, peraltro non cominciata esattamente ieri, del Nerviano Medical Science e il pronunciamento della Consulta che ha rigettato il ricorso di Lombardia ed altre regioni contro la legge di riordino delle province, la cosiddetta Delrio. Per non parlare delle ormai numerose impugnative con cui il governo ha avuto da dire su quasi tutte le leggi approvate negli ultimi mesi dalla maggioranza lombarda.

Il centro di ricerca di Nerviano ha visto Regione Lombardia sborsare almeno 128 milioni di euro negli ultimi tre anni, senza peraltro riuscire a risolvere una situazione finanziaria che ha dell'incredibile e rischia di pregiudicare ogni possibile prospettiva di rilancio di un polo che, oltre a garantire lavoro a più di 600 ricercatori qualificati, dovrebbe essere motore di sviluppo e innovazione in campo farmaceutico.

Maroni ricorda come Nerviano sia un'eredità del suo predecessore,(Formigoni con la Lega in Giunta Regionale...) ma non sfugge come in due anni non si sia fatto il benché minimo passo avanti, al di là delle parole e dei buoni propositi.

Come opposizioni vogliamo che venga fatta chiarezza e chiederemo alla Giunta di capire come stanno davvero i conti della fondazione di ricerca e della società che dovrebbe garantirne la sopravvivenza con lo sviluppo di brevetti farmaceutici.

Anche sul fronte istituzionale Maroni rischia di fare la fine di Calimero che si lamentava che tutti ce l'avessero con lui soltanto perché piccolo e nero. Ora che la Corte Costituzionale ha fugato il dubbio di illegittimità delle norme che hanno trasformato le province in enti di area vasta e istituito le città metropolitane, la Lombardia dovrà rassegnarsi a cambiare atteggiamento e a smetterla di frenare sulla definizione del nuovo assetto amministrativo territoriale per chiarire come intenda gestire la partita delle deleghe che fino a ieri erano assegnate alle province.
 

Troppo comodo liquidare la questione sostenendo che tutto debba rimanere come prima, pur sapendo che le risorse non sono più quelle di prima. Lamentare l'assurdità di una legge e sperare che tutto si blocchi per tornare alla situazione precedente non è atteggiamento degno di una regione come la Lombardia.
Maroni si appresta a celebrare il secondo compleanno della sua Giunta convocando i rappresentanti delle diverse realtà sociali ed economiche della Lombardia per confrontarsi con loro su quanto fatto negli ultimi dodici mesi. Sembra tanto un tentativo di convincersi e convincere che le cose stanno funzionando o, al più, un modo per raccogliere qualche idea per rilanciare un'azione amministrativa povera di contenuti.
Non ci stupiremmo se alle spalle del presidente Maroni, illuminato dal fascio dei riflettori, si intuisse l'ombra di una sagoma scura con un guscio in testa.
 

Per Calimero, alla fine dello spot, giungeva un provvidenziale lavaggio che ripuliva le sue piume e lo riportava alla realtà.
Per la Lombardia, che non merita di vestire i panni del pur simpatico Calimero, servirebbe un cambio di passo che questa maggioranza non è in grado di assicurare.

domenica 29 marzo 2015

La Politica che cambia l'Italia





La politica che cambia l’Italia
Il PD ha promosso la legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti perché è giusto che i partiti diano l’esempio.
 
La nuova legge prevede solo finanziamenti privati e volontari.

Tra questi il 2x1000 dell’IRPEF già versata, esattamente come avviene con il 5x1000 per le associazioni di volontariato e le ONLUS.
Nel mod. 730 metti la tua firma e indica il codice M20 per destinare il tuo 2x1000 al PD.

In questo modo ci darai una mano a cambiare l’Italia, a fare le riforme che servono al Paese, a costruire una politica utile alla democrazia e agli italiani.

Aiutaci a cambiare l’Italia
 

Il PD è l’unico partito che organizza le primarie per le cariche di partito e per le candidature nei Comuni e in Parlamento.
 
E’ il partito che promuove la partecipazione degli iscritti e degli elettori, che è presente sul territorio con i suoi Circoli, con migliaia di iscritti e di attivisti che, in ogni località, organizzano assemblee e incontri, fanno attività politica.
 
Tutto questo ha un costo. Servono risorse,  e quelle degli iscritti e delle Feste dell’Unità sono importanti ma non bastano.
Con il tuo 2x1000 possiamo fare di più, possiamo promuovere la buona politica in Italia e nei territori.

venerdì 20 marzo 2015

Scuola di Formazione #qualcosainComune



Carissimi,
purtroppo il QUINTO incontro del corso di Formazione #qualcosainComune, incontro che si doveva tenere questa sera Lunedì 23 marzo 2014, ore 20,30 presso la Sala Centro Civico, piazza Unità d’Italia a CASTEL MELLA, è rinviato a data da destinarsi.

Infatti, l'onorevole Simona Malpezzi della commissione istruzione


è stata richiamata in Parlamento, e non può essere presente all'incontro.

Ci dispiace per il disguido. 

mercoledì 18 marzo 2015

Grande risultato della giunta Maroni!!!

Il colpo di reni di Maroni e della sua maggioranza


La maggioranza regionale ha finalmente trovato l'accordo.
Sulla riforma sanitaria, chiederete voi, o sulle nuove politiche abitative in Lombardia o, ancora, sul rilancio del sistema produttivo regionale?
Non scherzate, per favore, il Pirellone ha cose ben più importanti di cui occuparsi: 
 
l'accordo riguarda la bandiera della Lombardia. 
 
Vorrete mica che la nostra regione si presenti ad Expo senza lo straccio di un vessillo che possa renderne evidente la capacità di coniugare tradizione e innovazione, industriosità e coraggio di guardare oltre il campanile per costruire un'identità comune e condivisa?
Questo rischio pare, per fortuna, essere scongiurato. I partiti della maggioranza hanno depositato nelle scorse ore un progetto di legge che prevede anche l'introduzione di una fascia ufficiale per chi rappresenta la Regione.
I tempi sono stretti, ma l'accordo raggiunto ipotizza che possa esserci una corsia preferenziale in Consiglio così da arrivare all'approvazione di bandiera e fascia lombarda entro il 1° maggio.
Un'accelerazione fondamentale nell'azione politica dell'amministrazione regionale che consentirà, in tempi brevi, di completare l'immagine coordinata della nostra regione affiancando la sospirata bandiera all'inno che sarà pronto il 29 maggio in occasione della festa della Lombardia, mentre domenica a Varese per l'ultima tappa del Lombardia Expo tour ci sarà "un'anteprima" in pubblico.
 
Siamo tutti più tranquilli. 
 
D'altronde tra i cittadini serpeggiava il dubbio che si potesse arrivare in ritardo e che le istituzioni lombarde si esponessero a una figuraccia mondiale per la mancanza degli elementi fondamentali della propria identità.
Maroni, di fronte all'accelerazione dei partiti che lo sostengono, ha mostrato grande orgoglio e ha confermato di essere saldamente alla guida di una coalizione con cui condivide ogni passaggio politico: "Prima vedo poi mi esprimerò", ha risposto ai cronisti. "A me piace la bandiera con la rosa camuna perché rappresenta radici lombarde e rappresenta anche il futuro. Dopodiché è un'iniziativa del consiglio, che rispetto".
Ora la patata bollente passa nelle mani di noi partiti di minoranza. Crediamo che questa svolta nella politica lombarda ci metterà in difficoltà nell'individuare una possibile linea comune e tentare di essere all'altezza della brillante sintesi politica raggiunta dalla maggioranza.
Maroni potrà festeggiare il secondo compleanno della sua Giunta con una nuova convocazione a Palazzo Lombardia dei rappresentanti delle realtà economiche e sociali della regione, orgoglioso di aver raggiunto un altro degli obiettivi fondamentali del suo programma amministrativo e sventolando con loro il nuovo vessillo regionale.
 
Sempre che quei cattivoni centralisti del governo Renzi non impugnino davanti alla Corte Costituzionale anche la legge che istituisce la nuova bandiera. A Roma, d'altronde, stanno svegli di notte per mettere i bastoni fra le ruote del trionfante Carroccio lombardo.

mercoledì 4 marzo 2015

Quarto incontro scuola formazione #qualcosainComune




Carissimi,
ecco il programma del QUARTO incontro del corso di Formazione #qualcosainComune, incontro che si terrà lunedì 9 marzo ore 20.30 a Castegnato alla sala Civica vicino al Comune.
Parteciperanno oltre al Sindaco di Castegnato Gianluca Cominassi, anche il sindaco di Padenghe Patrizia Avanzini e l'architetto Claudio Buizza.
Coordinerà il tutto l'ing. Paola Filippini.
Vi aspettiamo numerosi.

domenica 1 marzo 2015

Secondo incontro con i Gussaghesi sui problemi di Gussago




Continua il dialogo del primo martedì del mese, con l'intera comunità gussaghese che si identifica nel centrosinistra.

 Martedì 3 marzo alle ore 20.45, 
si terrà, nella sede di via Chiesa,1, il secondo incontro.

Parleremo del nostro paese, trattando come secondo appuntamento il problema della viabilità, tema che ci coinvolge ogni giorno.

Vi aspettiamo!