domenica 30 dicembre 2012

Risultati Primarie Parlamentari



Ecco i Risultati delle Primarie per la scelta dei Parlamentari a Gussago e i totali in Città e Provincia.

giovedì 27 dicembre 2012

Primarie per la scelta dei Parlamentari del PD



Sabato 29 dicembre 2012, presso la Sala Consiliare, gli elettori del Centrosinistra di Gussago scelgono i propri rappresentanti per le Elezioni Politiche del 24 febbraio.
Tutti coloro che hanno votato il 25 novembre e il 2 dicembre, e i tesserati al Partito Democratico gussaghese sono chiamati al voto.

lunedì 24 dicembre 2012

Il Tandem giornale del Circolo Pd di Gussago


Il nuovo numero del Tandem il giornale del nostro Circolo,
in distribuzione in questi giorni.

martedì 18 dicembre 2012

Lettera al direttore del Bresciaoggi della Coordinatrice del Circolo di Gussago


Egregio direttore, vorrei affrontare un tema che sta scaldando i cuori dei militanti del Partito Democratico, partito di cui faccio parte.
Da poco si sono concluse le esperienza delle primarie per scegliere il candidato alla premiership del centrosinistra e per la Regione Lombardia. Siamo pronti a iniziare una battaglia ancor più ardua: le primarie attraverso le quali poter scegliere i parlamentari. «Senza se e senza ma».
Sul territorio i militanti e gli iscritti sono pronti per affrontare questo ulteriore sforzo. Non si trovino quindi scuse dall´alto: Natale è vicino e a gennaio fa freddo? Nessun problema! Noi che lavoriamo nei circoli, noi che dal niente siamo capaci di organizzare una campagna elettorale, noi che crediamo nel nostro Partito tanto da dedicargli il nostro poco tempo libero, vogliamo le primarie per poter scegliere i parlamentari visto che la politica non è riuscita a modificare la legge elettorale.
Il Partito Democratico le ha promesse, per questo mantenga l´impegno preso con i suoi elettori ed ancor prima con i suoi iscritti e attivisti; dimostri ancora una volta di essere un partito coraggioso, che non ha paura di rinnovarsi che non teme il confronto interno. Così saremo pronti alla sfida elettorale che ci attende;lo saremo a testa alta, perché avremo dimostrato che la politica è fatta di persone e di idee e che le persone e le idee non sono tutte uguali.
Il mio partito non è, non può e non deve essere quello che incoraggia una politica di nominati, il mio partito è quello che rischiando di «spaccarsi», come qualcuno sosteneva, ha convintamente dimostrato con le ultime primarie che dando spazio alla partecipazione popolare è possibile arrestare il declino dell´antipolitica e, nello stesso tempo, fermare la strada al populismo. La partecipazione, anche attraverso la scelta dei parlamentari, è la strada migliore contro l´assenteismo: populismo e assenteismo che ancora oggi la fanno da padroni.
Non possiamo assolutamente dare per scontato nulla rispetto all´esito elettorale, non affrontiamo il prossimo appuntamento come se l´esito fosse già scritto. Sarebbe uno sterile atteggiamento di supponenza soprattutto nei confronti degli iscritti, militanti ed elettori.
Che allora dai vertici del Partito a qualsiasi livello, si abbia il coraggio di affrontare concretamente le primarie per la scelta dei parlamentari.
Grazia Pasolini

COORDINATRICE DEL CIRCOLO PD DI GUSSAGO

GUSSAGO

domenica 16 dicembre 2012

Primarie per la Regione Lombardia


Ecco il Risultato delle Primarie per la scelta del Candidato del Centrosinistra a Presidente della Regione Lombardia a Gussago. Grazie a tutti i Gussaghesi che hanno partecipato.

martedì 11 dicembre 2012

Scegli Tu il Presidente


SCEGLI LA NUOVA LOMBARDIA

SCEGLI TU IL PRESIDENTE

Nuova grande prova di Democrazia dei Partiti del Centrosinistra che invitano i cittadini lombardi a scegliere il proprio Presidente di Regione, mentre il centrodestra decide tutto nella villa di Arcore.
Tutti i Gussaghesi sono chiamati a recarsi a votare.


venerdì 7 dicembre 2012

Scegli Tu il Presidente




Sabato 15 dicembre 2012 i cittadini lombardi di Centrosinistra sono nuovamente chiamati ad esprimersi per la scelta del loro Candidato Presidente della Regione Lombardia.
E' nuovamente un atto di grandissima democrazia dopo le Primarie che hanno scelto Bersani come Candidato a Presidente del Consiglio.

lunedì 3 dicembre 2012

venerdì 30 novembre 2012

Ballottaggio Primarie di Centrosinistra


 
A TUTTI GLI 823 VOTANTI ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA DI
 
DOMENICA 25 NOVEMBRE 2012
 
RICORDIAMO L'IMPORTANZA DI RECARSI A VOTARE AL BALLOTTAGGIO FRA
 
BERSANI E RENZI
 
DOMENICA 02 DICEMBRE 2012 DALLE 08.00 ALLE 20.00 SEMPRE PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE.

martedì 27 novembre 2012

DA REGOLAMENTO NAZIONALE
Punto 14. SECONDO TURNO
Comma 4. Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause
indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data
del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal
Coordinamento nazionale, sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno della Coalizione di centro
sinistra “Italia Bene Comune” e quindi si iscrivano all’Albo degli elettori.
DA DELIBERA NAZIONALE 25
Possono altresì richiedere la registrazione coloro che, nei giorni 29 e 30 novembre presso il
Coordinamento provinciale, dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla propria
volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’ Albo degli elettori entro il 25 novembre.
Spetta al Coordinamento provinciale valutare la consistenza o meno delle cause, indipendenti dalla
volontà dell’elettore, che ne hanno impedito l’ iscrizione all’Albo degli elettori entro il 25 novembre,
ovvero la preiscrizione on-line. Il Coordinamento provinciale, con voto unanime, decide se
ammettere o meno la registrazione all’Albo degli elettori.
 
Quindi vi preannuncio che la Sede provinciale PD (sede del Coordinamento provinciale per le
Primarie) di via Risorgimento 18 in città, sarà aperta per garantire le registrazioni
 giovedì 29
novembre dalle ore 9 alle ore 17 e venerdì 30 novembre dalle ore 9 alle ore 17.

lunedì 26 novembre 2012

Primarie del Centrosinistra

Grande partecipazione ieri alle Primarie del Centrosinistra. Ben 823 Gussaghesi si sono recati al seggio.

 
Grazie a tutti ricordando domenica prossima il ballottaggio fra Bersani e Renzi

venerdì 16 novembre 2012

Incontro con i Rappresentanti dei Candidati alle Primarie

 
 

Giornate nazionali per la registrazione alle Primarie

17-18 novembre Giornate nazionali per la registrazioni alle primarie
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Sabato 17 e domenica 18 novembre sono state indette dal Partito Democratico nazionale le giornate aperte alle registrazioni, per chi non ha la possibilità di registrarsi online o vuole accellerare il procedimento il giorno delle primarie(25 novembre, dalle 8 alle 20)

Ecco dove è possibile effettuare la registrazione a Gussago:

Piazza Vittorio Veneto - sabato 17 dalle 9,30 alle 12,30, domenica 18 dalle 9,30 alle 12,30

lunedì 12 novembre 2012

Organigramma del Direttivo del Circolo di Gussago


Segretaria
Grazia Pasolini
 
Direttivo
Botti Maria (Resi)
Bonazza Ugo
Castrezzati Sara
Ceretti Damiano
Gurini Emma
Dossi Giordano
Olivari Rossella
Giardinetto Romolo
Pagnoni Anna
Maccarana Giancarlo
Reboldi Monica
Peroni Claudio
Serina Maria
Spennati Emanuele

Ecco la relazione programmatica della nostra nuova Segretaria Grazia Pasolini.

Care amiche e cari amici,

prima di entrare nel merito presentando alcune mie riflessioni e alcune delle mie proposte con le quali accompagno la mia candidatura a Portavoce del Circolo, consentitemi di salutare e ringraziare per la loro presenza i rappresentanti delle forze politiche oltre che il vice-Segretario Provinciale del nostro Partito, l’amico Riccardo Frati. La loro presenza è per me e, sono convinta per tutti i presenti, un segno di attenzione e rispetto alla nostra realtà, al nostro impegno, al cammino sin qui fatto e, sono certa, un’attenzione verso la strada che abbiamo da fare. Il saluto è ovviamente allargato a tutte e a tutti gli iscritti.

domenica 11 novembre 2012














CONGRESSO DEL CIRCOLO

Si è svolto questa mattina il Congresso del Circolo. Dalla Segreteria provinciale sono intervenuti il vicesegretario provinciale Riccardo Frati e per il Collegio Garanti Louise Bonzoni. I seggi per le votazioni per il rinnovo del Segretario del Circolo e del Direttivo si chiudono alle ore 18,30.
Ecco le prime immagini.

giovedì 8 novembre 2012



Il Partito Democratico di Gussago, a congresso.
 Si terrà domenica 11 novembre 2012 alle ore 9,30 presso il Palazzo Nava in via Nava 1 il congresso straordinario del P.D. Di Gussago per eleggere il Coordinamento del circolo (direttivo ) ed  il suo Coordinatore ( portavoce o segretario del circolo).

La decisione di anticipare la scadenza congressuale  ordinaria, è stata  una scelta assunta consapevolmente dal direttivo uscente  per affrontare con rinnovato impegno e nuove energie i problemi e le attività  che il partito dovrà prossimamente affrontare ai vari livelli. Il congresso infatti non sarà solo l'occasione di una verifica del gruppo dirigente, ma anche uno stimolo di riflessione e di elaborazione politica sulla vita della nostra comunità e sulla situazione più in generale del paese.

All'incontro è prevista la partecipazione del segretario provinciale del P.D. Bresciano, Pietro Bisinella, e dopo il suo intervento e quello dei candidati si aprirà il dibatto a cui seguiranno le votazioni sino alle ore 13, per poi proseguire  presso la sede del circolo (via Chiesa 1) dalle ore 15 alle ore 18,30.

Alle ore 19,30 sono convocati gli eletti per i conseguenti adempimenti statutari

Apertura dell'Ufficio Elettorale a Gussago


Ecco le date e gli orari di apertura dell' UFFICIO ELETTORALE a Gussago.
 
Aspettiamo tutti gli elettori del CENTROSINISTRA
a venire prima del 25 novembre ad iscriversi.

martedì 6 novembre 2012


Ecco il Bilancio 2011 del nostro Circolo, approvato dall'Assemblea degli iscritti il 19 ottobre 2012



 



 


martedì 16 ottobre 2012

Il PD di Gussago sta lavorando per costruire una nuova squadra! Venerdì 19 Ottobre TUTTI gli iscritti sono invitati a partecipare al cambiamento e a dare il loro contributo. VENERDI 19 ore 20.30 PALAZZO "NAVA"

lunedì 10 settembre 2012

Ieri a Reggio Emilia si è chiusa la festa del PD con l'intervento del nostro segretario Pier Luigi Bersani.
 Non pubblico ne video ne articoli al riguardo, quelli li trovate tranquillamente in rete.
Vorrei invece raccontarvi la mia impressione dopo averlo ascoltato dal vivo. Ovviamente non ho la pretesa di essere un'alternativa adeguata per sostituire un qualunque giornalista. Ma il mio  racconto sarebbe  forse il vostro  se foste stati li...e per quelli che c'erano ci si può magari confrontare....
Bersani ha detto esattamente ciò che avevo nel cuore, ha disegnato un'Italia fatta di diritti, di chiarezza, di opportunità, di coraggio, di solidarietà, ma anche di responsabilità e di doveri primi fra tutti, i doveri della classe politica che non può più continuare a nascondersi dietro a vecchi stereotipi.
E Bersani il primo passo lo ha già compiuto, non si è nascosto dietro uno statuto che gli permetteva di essere già il leader del PD; ha voluto e vuole le primarie aperte....un segno di grande democrazia, ma anche di voglia di mettersi in gioco.
Ha parlato da uomo di governo ieri, il nostro segretario, ha tracciatto la linea politica e fatto proposte, non si è nascosto dietro le responsabilità di altri, anche se non ha risparmiato critiche precise.
Ha spiegato le scelte fatte, ha rimandato al congresso le questioni interne al partito, non per mancanza di coraggio ma per rispetto di una Italia in ginocchio difronte ad una crisi che non accenna ad arretrare.
I problemi sono tanti e complessi, mal'entusiasmo e l'ottimismo non sono mancati ieri a Reggio, ne tra la folla ne tantomeno nelle parole di Bersani.
Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche ed iniziare a credere che prima di tutto non siamo tutti uguali e che non esiste la politica ma gli schieramenti politici. Proviamo a fare uno sforzo ad andare oltre quello che i media, la rete, vuole che sappiamo, riempiamo dinuovo i circoli, entriamo di persona a vedere cosa fa il PD prima di giudicare.... mettiamoci in gioco.


Aggiornamento referendum

Sono 6 referendum che vogliamo proporre all'attenzione degli iscritti al Pd. Lunedì prossimo sarà attivo il sito www. referendumpd.it dove troverete tutte le informazioni e i materiali per iniziare a raccogliere le firme degli iscritti per poter presentare i sei quesiti. Le firme da raccogliere sono circa 30.000 che potrebbero sembrare poche ma in realtà sono molte, in quanto per presentare i referendum lo statuto prevede che si raccolgano a sostegno solo firme di iscritti. Ecco una breve presentazione dei sei referendum:


  1. Riforma fiscale: chiede al Pd di impegnarsi a promuovere una riforma fiscale che abbassi le tasse sul lavoro e che reperisca le risorse necessarie istituendo un'imposta sui grandi patrimoni. Alleviare il carico di chi lavora e produce, e spostarlo sulle rendite, questa la nostra proposta di Riforma Fiscale.
  2. Reddito minimo: In sintesi, appunto, si propone di riformare il welfare riconducendolo tra i diritti fondamentali del cittadino, indipendentemente dalla sua condizione lavorativa, e mettendosi così in linea con tutti gli altri paesi europei, anche per recuperare alla piena cittadinanza economica e sociale le categorie oggi più marginalizzate (i giovani e le donne). E si può fare, come è già dimostrato possibile, senza aggravi per il bilancio pubblico.
  3. Alleanze: Un solo quesito politico su sei, perché volevamo trattare temi concreti, ma comunque volevamo sfruttare il referendum del Pd anche per questioni di indirizzo, come è effettivamente previsto. Perché alle prossime politiche il Pd sia il perno di un patto tra le forze progressiste e democratiche, ma senza cercare sponde – incomprensibili per i nostri elettori – in quelle forze politiche che non solo hanno lungamente condiviso la stagione del berlusconismo, ma che con il suo partito ancora oggi governano comuni, provincie e regioni.
  4. Ricandidabilità: l'incandidabilità dei condannati al Parlamento, al Governo e alle cariche in società pubbliche. Una proposta offerta al Pd per sanare la mancanza di "disciplina e onore" richiesta dalla Costituzione ai nostri eletti, e troppo spesso gravemente mancante in questi anni. Perché in un Paese in cui la corruzione costa ogni anno 60 miliardi di euro, è necessaria una moralizzazione, ed è necessaria soprattutto a partire da chi amministra la cosa pubblica per conto dei cittadini.
  5. Consumo di suolo: la richiesta che Partito Democratico promuova una legge che tuteli gli spazi non urbanizzati, introduca il monitoraggio degli usi del suolo, incentivi il recupero degli immobili non utilizzati o sottoutilizzati e cancelli la legge che consente l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti dei comuni. Per salvaguardare una risorsa limitata e non rinnovabile del Paese e dei suoi cittadini.
  6. Matrimoni gay: un referendum sul matrimonio per ricordare che il matrimonio è un istituto civile a cui ogni cittadino deve poter accedere - se vuole - e quindi sentirsi uguale a tutti gli altri cittadini, avere accesso al diritto alla felicità e contribuire a rendere il Paese un luogo migliore, perché un Paese dove i diritti sono accessibili è un Paese migliore per tutti.


giovedì 2 agosto 2012

Prossima Brescia: COMUNICATO STAMPA

Prossima Brescia: COMUNICATO STAMPA: COMUNICATO STAMPA REFERENTI REFERENDUM DEMOCRATICI PROSSIMA ITALIA A BRESCIA “Quello che voglio – dichiara Civati antici...

sabato 14 luglio 2012

Passi di trasparenza

Care democratiche e cari democratici Bresciani, l’esigenza di pubblicare il nostro bilancio on line, non nasce solo dalla necessaria e doverosa necessità di legalità e trasparenza che il nostro partito deve esibire, ma prima di tutto dalla ferma e ostinata volontà, che in questi anni ho cercato di dimostrarvi in ogni modo, di costruire un rapporto leale e costruttivo con voi. Si, con tutti voi. Perché per me essere il vostro Segretario e cercare di rappresentarvi degnamente in ogni sede è davvero un grande onore... Segue http://www.pdbrescia.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=143&Itemid=165

Assemblea degli iscritti

Lo scorso 26 giugno si è tenuta l'assemblea degli iscritti della nostra sezione. Di seguito riportiamo la relazione del Segretario di circolo punto di partenza per l'avvio della riflessione e della discussione che abbiamo condiviso, nella serata, con il Vicesegretario provinciale Riccardo Frati e i partecipanti.
Carissimi iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, abbiamo deciso di convocare questa assemblea perché crediamo nella scelta di allargare la discussione e la partecipazione alle attività del circolo a voi, che siete il fondamento della vita democratica del Circolo e tale vita democratica consiste anche nella capacità della classe dirigente, cui è affidato il compito di rappresentare il Partito in ambito territoriale, di confrontarsi con tutti coloro che sono detentori del progetto politico. A sei mesi dall’ultima assemblea, la situazione politica è mutata, sia a livello locale sia nazionale e anche in regione dove pare che l’equilibrio della maggioranza stia vacillando. In questi mesi abbiamo visto il PD sostenere, non senza difficoltà, la compagine del governo tecnico che se ha avuto il pregio di aver posto fine, si spera per sempre, alla quasi ventennale esperienza Berlusconiana con tutti i danni che essa ha comportato, ha posto e pone in atto, nel disperato tentativo di salvare il salvabile, decisioni e provvedimenti che non sempre sono andati nella direzione sperata e suggerita dal nostro partito. La nostra, lo sappiamo, è stata una scelta di responsabilità ma non dobbiamo dimenticare altre responsabilità cioè quelle di una classe dirigente, in particolar modo di destra o leghista, miope e incapace, se non addirittura colpevole, di non aver voluto affrontare i problemi del nostro Paese ma, bensì, di mantenere i propri interessi a scapito di un Paese intero. Non abbiamo certamente trovato, e non troviamo ancora, una Destra patriottica ma tutt'al più una cricca di maldestri affaristi che per comprar l'auto di rappresentanza hanno fatto fallire l'azienda! Irresponsabile sarebbe anche, però, non ammettere che questa esperienza di Governo tecnico, se pur necessaria, non pare essere in grado di soddisfare tutte le necessità di cambiamento e rinnovamento che consentano di uscire dal pantano in cui ci troviamo. Monti e i suoi tecnici non sono stati ancora in grado di toccare, come ci aspettavamo e pretendiamo, certi interessi che paiono inamovibili: nessuna patrimoniale vera, mentre si è messo mano, immediatamente, alle pensioni, compiendo l’ennesima riforma degli ultimi anni, andando purtroppo a chiedere sacrifici ai soliti noti. Non ci aspettiamo miracoli e siamo pronti a fare sacrifici, ma pretendiamo che a farli non siano sempre e solo i più deboli perché più facilmente tassabili. Questa crisi che ha le proprie origini nella finanza non può e non deve pesare sui soli cittadini comuni. Al PD, ora, spetta il gravoso compito di chiedere ed ottenere tali cambiamenti già con il Governo Monti. Bisogna dare un taglio alle rendite finanziarie, alle speculazioni e alla corruzione in particolare dei dirigenti politici. Non è accettabile che nel nostro consiglio regionale siano indagate una persona su sei! E la maggioranza di centro destra legata a Formigoni ne ha la maggior responsabilità. Par di rivedere vicende che sono da poco passate a Roma, sarebbe auspicabile che per tutelare la credibilità delle istituzioni democratiche e repubblicane non si debba giungere ad un'altra Olgettina. Il PD deve avere il coraggio di rompere con il passato, di rinnovarsi veramente in tutti i suoi ambiti, da quello di Circolo a quello nazionale. Abbiamo introdotto le primarie anche per questo ma è triste vedere che queste devono sopperire alla mancanza di una legge elettorale, che permetta ai cittadini di esprimere le proprie preferenze, e che chiediamo da tempo a gran voce. Ma chiediamo al Pd uno sforzo in più poiché qualora questo non avvenisse il PD nazionale introduca le primarie per la scelta dei candidati Parlamentari. La strada per il rinnovamento è ancora lunga. Anche al nostro interno non è ancora stata soddisfatta questa richiesta di rinnovamento che viene da più parti della comunità e diviene allora imprescindibile il rispetto dello statuto che ci siamo dati, il quale prevede che dopo tre incarichi vi sia un legittimo turnover. La china che stiamo prendendo è molto pericolosa: da un lato la lega, tenterà di risorgere tornando alle sue origini secessioniste, affossando l’Italia e dall'altro l’idea di politica o meglio antipolitica di Grillo, che rischia di buttare via in pochi mesi, anni di conquiste democratiche per un facile populismo. Ma ora ciò che ci è più vicino. Tutti avrete seguito le vicende, ai limiti del ridicolo, che hanno caratterizzato i due anni e mezzo di giunta Lega-Pdl e l’attività frenetica che il PD ha messo in campo nei mesi di crisi dell’amministrazione presidiando il territorio, praticamente ogni settimana, con dei volantini e più lettere che sono state inviate dal circolo in tutte le famiglie. Dal commissariamento del Comune di Gussago, il PD ha lavorato intensamente nel tentativo di riunire le forze che avevano osteggiato la coalizione Lega-Pdl: Gussago Insieme, Sinistra a Gussago, Udc e Movimento 5 stelle. Fin da subito è stato evidente come tale tentativo richiedesse la nascita di una lista civica, non essendo ancora in vigore il tanto agognato doppio turno, ma che non era certo un percorso facile poiché la presenza di 8 liste alle elezioni amministrative è stato chiaramente il segno di una comunità che non riesce a parlarsi e ad andare oltre il proprio piccolo steccato e questo è stato spesso evidente negli incontri che abbiamo avuto con gli esponenti delle altre forze politiche e sociali. Da subito il Movimento5 stelle ci ha esplicitamente riferito di aver avuto da Grillo l’indicazione di non presentarsi, oppure di "correre da soli"; Gussago Insieme, non ha mai mandato, negli incontri, il proprio esponente principale, ovvero l'attuale sindaco Marchina, e la consistenza della delegazione inviata si è palesata chiaramente nel momento in cui abbiamo saputo, da fonti indirette, che tale gruppo aveva deciso di presentarsi da solo con lo stesso Marchina candidato sindaco; con la Sinistra l’accordo, che sembrava in discesa e facile, ad un certo punto è sfumato, per motivi che oggi, con 5 anni di Marchina davanti a noi se non dieci, risultano del tutto risibili e fuori da ogni buon senso politico: tutto franò sulla premessa al programma politico; diametralmente opposto è stato il percorso con l’Udc, che pareva arduo, ma che poi invece si è dimostrato molto più semplice di ogni più rosea immaginazione, complice, forse, anche l’uscita di scena della Sinistra; altri contributi sono arrivati dalla “Società Civile” e, dato positivo, è stato certamente la capacità della Civica di riuscire comunque a raccogliere l’adesione di alcuni esponenti fuoriusciti da GI, anche di un certo livello, basti pensare all’ex capo-gruppo Farinacci. Ma tutto ciò non è bastato poiché alla fine dello spoglio il conteggio si è fermato a poco meno di 1900 voti: il 21 %. Con il senno di poi ma obiettivamente non solo, è del tutto evidente che il Progetto politico finale, non è stato approvato dall’elettorato. Poco è stato sicuramente il tempo per pubblicizzarlo, e di certo la situazione di sfiducia non ha giovato, ma questi non sono gli unici motivi dei pochi voti ottenuti. Il PD, per dovere di chiarezza, è stato meno presente sul territorio con il proprio simbolo, durante la campagna elettorale, a causa del difficile equilibrio interno alla Civica, che ha portato il Circolo alla decisione di non uscire con altri Tandem, dopo quello di apertura della campagna elettorale con il risultato che tra i coinvolti nella Civica Con Voi il PD è quello che, rispetto al 2009, ha lasciato sul campo molti voti, stimabili in qualche centinaio sul campo. Questi dati ci devono far riflettere e da essi si deve ripartire. L’obiettivo di un’analisi post voto, non è di certo quella di instaurare dei processi del popolo o la caccia alle streghe, soprattutto al nostro livello dove tutti noi svolgiamo l’attività politica, seppur con i nostri limiti, con spirito di servizio e sacrificio. Lo scopo quindi quale può essere se non di imparare dagli errori per non ripeterli più? E’ evidente che la mancanza del simbolo non è stata una marcia in più nel recuperare consensi ad altre liste civiche presenti o formazioni politiche diverse così come, probabilmente, anche il progetto, se pur buono nelle intenzioni, ha sofferto poi di limiti politici, considerando la presenza della sola Udc, visto che l’IDV, pur aderendo formalmente, nulla ha fatto per pubblicizzare la sua presenza nella lista tanto che era praticamente impossibile, per un’ elettore, sapere che l’IDV ne facesse parte. E' Chiaro che di queste valutazioni bisognerà far tesoro per le prossime elezioni, non dimenticando per altro, e fortunatamente, che vi sarà il tanto atteso doppio turno ovvero la possibilità di avere più liste a sostegno dello stesso candidato sindaco. Da ciò nasce l’obiettivo del PD: radicarsi ulteriormente sul territorio, farsi conoscere sempre più ed essere presenti sulle tematiche locali e nazionali. Ora ci aspetta un duro lavoro: nel 2013 le scadenze sono molte e impegnative, a partire dalle elezioni politiche e i Congressi del PD, senza trascurare le sempre più auspicate e possibili elezioni Regionali. Si deve proseguire con ancor più fermezza e la maturità politica che il giovane Partito Democratico di Gussago, e con esso la sua classe dirigente, sta acquisendo giorno dopo giorno. Scontato è ribadire come siano necessarie forze fresche anche nel PD, che sono sempre portatrici, magari non di esperienza ma certo di entusiasmo e anche idee innovative. Continueremo a lavorare con la Civica, consapevoli che alle prossime elezioni vi sarà il doppio turno e un sistema elettorale completamente diverso, in virtù anche di ciò, non rinunceremo alla nostra autonomia politica anche a livello locale. Ribadiamo fin da subito che il PD di Gussago non può che essere forza di opposizione a questa ennesima amministrazione Marchina, che a tutt’oggi non è nemmeno riuscita a presentare in Consiglio Comunale il proprio programma amministrativo. Vigileremo senza tentennamenti, faremo di tutto per evitare il ripetersi della politica disastrosa della precedente giunta Marchina. Vedremo anche in tema di IMU come evolverà la situazione. Tutti noi dobbiamo essere ora impegnati nel radicamento del Circolo, che passa per forza di cose dall’incremento dei militanti attivi, ancor meglio se rappresentanti del mondo giovanile e del lavoro. Dobbiamo quindi essere poliedrici ed essere presenti con una presenza fisica e ben visibile, magari qualche riunione interna in meno, ma sicuramente più iniziative e volantinaggi. Tutti devono sapere che il PD c’è, e capire con chiarezza la sua posizione. In questo percorso i tesserati sono un’ elemento fondamentale, perché il PD è dei tesserati, invito quindi tutti a contribuire con idee e con il proprio tempo. E allora forza, che aspettiamo, rimbocchiamoci le maniche e continuiamo il lavoro, tutti insieme con un unico obiettivo il bene del Paese e perché no, del PD.
Il Segretario Giordano Dossi

domenica 8 luglio 2012

Invitiamo i lettori del Blog a firmarsi qualora volessero commentare i nostri post. I commenti anonimi non verranno pubblicati. Esprimere il proprio pensiero è un diritto che però prevede il coraggio di mostrarsi Grazie per la collaborazione, il segretario organizzativo Grazia Pasolini.

mercoledì 20 giugno 2012

PER TORNARE IN LOGGIA

Molti sono gli appuntamenti importanti che ci attendono il prossimo anno e la battaglia per tornare a governare la nostra città è certamente uno di questi. La situazione cittadina è, per noi, a maggior ragione importante visto che la realtà dell'amministrare assume, oggi, sempre più valenza sovracomunale e di ampio respiro dove la capacità di dialogo e programmazione degli inteverventi tra Istituzioni è ormai essenziale. Di seguito proponiamo il documento, redatto dalla segreteria provinciale, in cui il PD Bresciano espone le linee guida per vincere la sfida della Loggia. UN PERCORSO VIRTUOSO PER VINCERE LA LOGGIA
In vista delle elezioni amministrative nel capoluogo del 2013, la segreteria provinciale su indicazione del segretario provinciale, dopo essersi consultata con il tavolo-interistituzionale, ed aver sentito il segretario cittadino , si sente di proporre, alla segreteria e assemblea cittadina, un percorso che possa aiutare tutto il Partito Democratico ad affrontare tale appuntamento con le doverose unità, serietà ed energia, al fine di ottenere un risultato pieno e soddisfacente per tutti. Sono necessarie alcune premesse * Le divisioni del passato non condizionino il futuro Non si possono negare le divisioni più o meno evidenti che hanno caratterizzato la nascita del Partito Democratico bresciano sin dall’inizio. Esse trovano una delle loro origini più esplicite nella passata tornata elettorale in città. E’ necessario per tutti fare tesoro della lezione che, seppur per diversi e altri motivi, ci ha visto cedere il governo di Brescia a una squadra di amministratori inadatti che dobbiamo in ogni modo sostituire, sia per garantire a Brescia una guida degna della sua storia e della sua tradizione, sia per sancire la evidentissima differenza della proposta bresciana del PD rispetto al centro-destra. Migliore per qualità della proposta e per valore degli uomini e delle donne che la rappresentano, gli unici in grado di essere davvero classe dirigente del futuro. Per far questo si chiede a tutto il gruppo dirigente del PD senso di responsabilità e adeguato rispetto ed esercizio del ruolo che ai vari livelli si interpreta. Suscitano disorientamento nei nostri militanti, nei circoli e più in generale nei nostri simpatizzanti le continue, ripetute e non condivise esternazioni di esponenti autorevoli del partito. A nessuno si nega la libertà di parola e di espressione, ma a tutti vogliamo ricordare che far parte di un partito significa prima di tutto appartenere ad un processo di costruzione collettivo che richiede rispetto delle regole, e lo sforzo disinteressato e costante di mettere al centro quel progetto, anche quando esso non risponde alle nostre seppur legittime aspirazioni personali. Contenere la voglia di di rinfocolare vecchie polemiche è assolutamente obbligatorio e lo sarà ancor di più con l’avanzare della competizione elettorale. Tutto il partito deve essere impegnato al massimo ad evitare che le divisioni del passato contaminino il futuro. Si discuta nelle sedi opportune, si evitino le esternazioni a mezzo stampa questo deve essere il nostro imperativo e non solo di facciata. * La condivisione tra i livelli provinciale e cittadino del partito Ci sono tentativi a cui tutti siamo quotidianamente sottoposti,di delegittimazione dei ruoli e delle funzioni. Tentativi che soprattutto in questo momento non trovano alcuna giustificazione. Il segretario cittadino ,ci rappresenta tutti, e così dovrebbe essere a tutti i livelli in una organizzazione seria e rispettosa di ruoli e competenze. E’ uno sforzo che gli chiediamo e che siamo sicuri troverà degno e adeguato ascolto, come già le sue azioni ci hanno dimostrato in passato. Il difficile percorso che ci attende deve essere affrontato mediante lo sforzo comune e sinergico di tutto il PD bresciano. Devono essere respinte tutte le forzature che vorrebbero di volta in volta svalutare od enfatizzare ruoli e responsabilità dei livelli territoriali del partito. Non vi è dubbio che gli organismi cittadini del partito, che, peraltro,traggono piena legittimazione e forte rappresentatività, al pari degli organismi provinciali, dalle primarie del 2010, debbano essere i principali protagonisti della partita, così come non è tuttavia dubitabile che le scelte di maggiore rilevanza, per la loro forte implicazione politica generale, debbano essere condivise con il livello provinciale del partito. Per tale ragione si ritiene opportuno, in particolare, che nei contatti con le altre forze politiche, finalizzati alla definizione dei contorni della coalizione, il PD sia rappresentato da una delegazione formata da esponenti del partito cittadino e di quello provinciale: ciò consentirebbe una piena compartecipazione di tutto il partito alle principali decisioni politiche e costituirebbe un utile tavolo che possa continuare “oltre” queste elezioni amministrative cittadine in una prospettiva provinciale comune. A nessuno infatti può sfuggire il ruolo significativo nel panorama politico provinciale, regionale e nazionale che la nostra città detiene. Per dissipare con profitto le questioni che necessariamente ci aspettano ed effettuare le scelte migliori è indispensabile un continuo e fruttuoso dialogo autentico tra i vari livelli del partito. Molti sono i sentori che ci riportano indietro, ma noi abbiamo l’obbligo di guardare avanti. Un partito diventa un grande partito quando sa interpretare la storia, quando sa proporre soluzioni a problemi e tensioni che hanno pervaso la nostra città. Città che cambia velocemente e per interpretare e capire la quale abbiamo bisogno sia dell’esperienza del passato che di grande novità. Da parte nostra tale dialogo e autentico supporto non verrà mai meno, ma non intendiamo per questo essere trascinati in dispute sterili e inutili su “ a chi spetti fare cosa”. Percorso suggerito E’ tempo di partire. Se il Partito Democratico Bresciano vuole assumere il ruolo di regista nella costruzione di un progetto di governo della città alternativo al centro destra e alla lega deve indicare sin da ora a quale figura affida il compito arduo e complicato di tessere la trama. Abbiamo già in campo le candidature, più o meno formalizzate, di Marco Fenaroli, di Francesco Onofri, di Laura Castelletti, non possiamo aspettare oltre. Si sono succeduti nei giorni scorsi numerosi appelli da parte del gruppo consiliare in loggia, dei portavoce dei circoli della città, dei consiglieri di circoscrizione che indicano in Emilio Delbono la persona adatta a ricoprire questo ruolo, partendo dall’apprezzamento del lavoro svolto. Di tali appelli la segreteria provinciale prende atto. Dentro il PD nessun altro nome è stato ufficializzato o proposto. * Indicazioni programmatiche e coalizione Mai come di questi tempi è difficile se non impossibile prefigurare lo scenario futuro. Ecco quindi la necessità di cominciare ad attivare forme di consultazioni ufficiali con le forze a noi affini, che ci liberino dalle continue interpretazioni spesso contrastanti di autorevoli esponenti delle stesse, che di certo non aiutano a fare chiarezza, ma alimentano la confusione attorno a una proposta che invece già da oggi deve cominciare a costruire il suo profilo più esatto possibile. Il PD, che senza dubbio alcuno costituisce ormai l’unico perno attorno al quale costruire un progetto politico convincente per il governo della città, ha la volontà e l’ambizione di essere catalizzatore delle migliori energie, federatore dei soggetti di buona volontà. L’obiettivo è quello di verificare fino in fondo la possibilità di costituire una coalizione di forze, unite da un comune progetto di città, che possa ambire fin dal primo turno elettorale alla vittoria. Ripartire dal tavolo del centro-sinistra per poi promuovere incontri bilaterali anche con forze che ancora non se la sentono di sedere a quel tavolo. A quel tavolo è secondo noi opportuno invitare anche Marco Fenaroli, come espressione di movimenti e organizzazioni tutte nate all’interno delle sinistre. Parallelamente è necessario aprire un dialogo costante con i mondi civici e anche con l’U.D.C, . Tenere aperto un dialogo non può significare però aspettare all’infinito. Entro l’autunno il primo perimetro forte sul quale costruire le alleanze deve a nostro avviso essere circoscritto. La possibilità di costruire una coalizione forte dovrà ovviamente essere vagliata alla luce di proncipali obiettivi programmatici: il progetto di città per il futuro sarà la cartina di tornasole per verificare la compatibilità delle posizioni e la fattibilità delle alleanze. Non dobbiamo mai dimenticare che fare amministrazione significa fare delle scelte. In una idea di città che affronti e vinca le sfide complicate che la aspettano non ci può stare tutto. Due sono i punti sui quali non si potrà derogare, la questione urbanistico-ambientale e quella riferita al cosiddetto welfare municipale. Una diversa e migliore gestione del territorio e una maggiore e diversa sensibilità e attenzione ai temi del sociale, del disagio e delle nuove povertà sono a nostro avviso punti inderogabili di un programma elettorale amministrativo che veda il PD come protagonista. * Indicazione del candidato Entro il tardo autunno la coalizione dovrà individuare la forma attraverso la quale indicare il candidato sindaco per il 2013. Il PD per statuto e per cultura politica ritiene che il metodo preferibile per garantire la democraticità della scelta e la reale rappresentatività del candidato sia quello delle consultazioni primarie di coalizione. Il PD dovrà mettere in campo ogni sforzo per partecipare a tale consultazione con un solo proprio candidato sostenuto lealmente e convintamente da tutto il partito. Le primarie diventano una risorsa se sono nutrite dal giusto clima e da necessarie regole e non si trasformano in sterili contrapposizioni di tifoserie varie, che non servono ne alla città ne al centro-sinistra, ne al PD. Stabilire un “patto di ferro” tra i vari partecipanti fatto di lealtà e rispetto è condizione imprescindibile per la loro realizzazione e messa in campo. Se tuttavia la coalizione, a fronte della individuazione unanime di un solo candidato, o per la sussistenza di reali e non superabili ostacoli politici , ritenesse di non indire consultazioni primarie, sarebbe comunque necessario che la candidatura non risulti il frutto di sterili sommatorie partitocratiche, ma abbia caratteristiche di autorevolezza e rappresentatività tali da intercettare un consenso diffuso. Oggi il panorama politico, al quale fino a ieri eravamo abituati appare completamente stravolto, è necessario prestare attenzione a movimenti e sensibilità che stanno raccogliendo soprattutto al nord un consenso diffuso. Il vento della novità soffia forte in Italia e in Lombardia, il Partito Democratico vince dove sa interpretare in maniera autentica questa volontà, usando linguaggi e codici comunicativi nuovi e adatti al mondo che cambia. Le recenti elezioni amministrative lo dimostrano in maniera inequivocabile anche in provincia di Brescia, soprattutto nei risultati di Desenzano, Palazzolo e Darfo Boario terme, politicamente più vicini e utili a fornire chiavi interpretative della società bresciana. A tutti coloro impegnati nel difficile compito di ri-VINCERE LA LOGGIA vada il nostro più autentico e sincero augurio di successo…per NOI…per TUTTI. La Segreteria provinciale approva all’unanimità.

martedì 19 giugno 2012

 [ciwati]
Il blog di Giuseppe Civati

Stavo per scriverlo qui

Ma poi ho letto Alessandro, e non ho bisogno di aggiungere altro.
Il problema dell’Italia non sono certo i matrimoni degli omosessuali. Un sacco di gente non arriva a fine mese, e abbiamo appena pagato l’Imu, e ci sono le cartelle di Equitalia, c’è lo spread, e le piccole imprese chiudono una via l’altra perché le banche non gli danno credito, insomma chissenefrega delle nozze gay.
È un refrain ricorrente, vero? Anche a sinistra, sì.
È difficile far capire che i diritti civili non sono mai in alternativa ai diritti sociali: ma che, al contrario, gli uni si portano appresso gli altri, sempre. È difficile far capire che dev’essere affermato con forza ogni tipo di diritto eticamente dovuto, mentre è solo un’illusione quella di barattarne alcuni con altri.
Solo un Paese in cui i diritti civili non sono diversi a seconda degli orientamenti sessuali (così come non sono diversi per il colore della pelle) sarà un Paese fatto di cittadini e non di sudditi.
Quindi un Paese in cui le persone sapranno riprendersi in mano il loro futuro, tutto: compreso quello sempre più scippato dalle dinamiche finanziarie globali.

giovedì 7 giugno 2012

Sabato 9 e 16 giugno Il circolo PD di Gussago, Marianna Piardi aspetta tutti in piazza Vittorio Veneto, per la chiusura del tesseramento...Unisciti a noi!

mercoledì 9 maggio 2012

A nome di tutto il  Circolo di Gussago sento la necessità di ringraziare tutti i militanti e simpatizzanti che tanto hanno fatto durante questi mesi di campagna elettorale per sostenere il progetto politico del Partito Democratico di Gussago. Ringrazio anche tutti gli elettori che hanno votato i candidati del PD inseriti nella Civica “Con Voi”.
Mi rammarico, che non si sia stati in grado di raccogliere maggior consenso intorno al progetto presentato alle Amministrative. Potrei dire che non siamo stati compresi, ma è evidente che sarebbe una scorciatoia, sinceramente poco onesta, ulteriori valutazioni politiche seguiranno nei prossimi giorni all’interno del Circolo.
E’ del tutto evidente che quanto fino ad ora fatto non è stato sufficiente, l’obiettivo ora più che mai è di porci in alternativa chiara e netta alla nuova, si fa per dire, amministrazione Marchina. Non sarà semplice, ma per il bene di Gussago, è imperativo riuscire. Infatti, non dimentichiamo che, nel 2009, Marchina terminava il mandato lasciando la Fondazione Richiedei sull’orlo della bancarotta con 4 milioni di euro di perdita annui, una piscina che faceva acqua da tutte le parti (economicamente parlando) e due milioni di euro spesi in un’opera di proporzioni faraoniche e tuttora incompiuta, la strada di Navezze, tutto ciò con la crisi economica che già iniziava a farsi sentire. Nonostante tutto questo, manifestava la volontà di comprare Sella dell’Oca con un costo complessivo, compresa la ristrutturazione, stimato in circa 1,8 milioni di euro.
Noi non abbiamo dimenticato. E vigileremo sulla nuova giunta, come compete ad una buona e sana forza di opposizione. Il cammino inizia qui.


Il Segretario

Giordano Dossi

mercoledì 25 aprile 2012














Questa mattina alla commemorazione del 25 aprile, ha sfilato con gli abari delle associazioni militari anche la bandiera del Partito Democratico.
E' con orgoglio che rivendichiamo il fatto che il nostro era l'unico Partito presente.
Sabato scorso il Segretario Provinciale Bisinella ci aveva chiesto di non "AVERE PAURA " a dire che eravamo del PD.
Oggi, nel marasma dell'antipolitica e del siete tutti uguali,il Circolo di Gussago "Marianna Piardi" ha urlato forte il suo
"IO NON HO PAURA".
Care iscritte, cari iscritti,
il 25 aprile noi italiani ricordiamo la liberazione dal nazifascismo e la resistenza di quanti lottarono
anche a costo della vita per la libertà e la democrazia nel nostro paese. Se oggi noi viviamo in un mondomigliore lo dobbiamo anche a loro. Per queste ragioni, la celebrazione del 25 aprile per noi democratici non è un semplice rito, ma il momento in cui ciascuno rinnova l'impegno personale e collettivo per la difesa e lo sviluppo della democrazia in Italia e in Europa.
La ricorrenza del 2012 si presenta da questo punto di vista ancora più significativa. Fin dall'inizio il
Partito democratico ha avuto l'ambizione di essere il partito della liberazione, della Costituzione e della ricostruzione civile e democratica dell'Italia. Abbiamo passato anni terribili. Il populismo ha governato il paese, portando l'Italia sull'orlo del burrone. Noi abbiamo lottato contro questa deriva, chiamando tutti alla riscossa civile, per riportare l'Italia nell'alveo del modello europeo. A lungo siamo stati soli. Gran parte della classe dirigente sosteneva Berlusconi e il suo populismo e chiudeva gli occhi di fronte alla realtà. Alla fine i frutti dell'impegno del Pd sono arrivati, come dimostrano i risultati delle amministrative e dei referendum del 2011, la caduta del governo Berlusconi.
A un passo da una crisi devastante abbiamo ottenuto l'uscita da palazzo Chigi di Silvio Berlusconi.
Il Pd si è impegnato, per la salvezza dell'Italia, al sostegno del governo guidato da Mario Monti. Il compito di un grande partito popolare e nazionale è di pensare prima all'Italia e poi ai suoi interessi. L'eredità lasciata dal centrodestra è tuttavia pesante e il senatore Monti ha dovuto prendere provvedimenti impopolari. Non tutte le misure che sono state varate l'avremmo predisposte noi. Abbiamo avanzato le nostre proposte e ottenuto anche alcuni importanti miglioramenti (dal prelievo sugli esportatori di capitale che hanno sfruttato il condono di Tremonti alla lotta contro l'evasione, alla difesa dell'articolo 18, fino alla battaglia per il futuro degli esodati). Ma non dimentichiamo e non permettiamo che si dimentichi che Monti è venuto non dopo i partiti, ma dopo Berlusconi.
Siamo a un tornante storico. Ci troviamo a vivere insieme la crisi economica più grave dal 1929 e la crisi politica peggiore dal 1992, anno di Mani Pulite. In questo passaggio il Pd si è assunto il compito di tenere in collegamento il governo con le esigenze sociali e la sofferenza del paese. Il Pd vuole essere il motore che spinge l'Italia ad arrestare il declino, a riprendere la crescita e, nello stesso tempo, il partito che promuove una riforma profonda della politica, senza la quale non può esservi una riscossa del paese. In un momento così difficile per gli italiani è indispensabile ridare un senso etico alla politica, far capire che solo la buona politica può far uscire il paese dalle secche e che nuove scorciatoie populiste, di qualsiasi segno, ci riporterebbero nel burrone. I partiti, in primo luogo il Pd, devono dunque dare l'esempio, tirando la cinghia e avviando un rinnovamento e un rafforzamento delle regole interne, in modo da riavviare il cammino della democrazia.
Fin dall'inizio il Pd ha deciso di far certificare i propri bilanci da una società esterna di revisione (la stessa che certifica il bilancio della Banca d'Italia) ed ha proposto una legge per applicare e regolare l'articolo 49 della Costituzione, in modo da fissare norme precise per la vita interna e per la trasparenza dei partiti politici, fondamentali in ogni democrazia occidentale. Non erano scelte casuali, erano volute. Ma ora bisogna fare di più. In questo ambito il Pd punta a una immediata e profonda riforma del finanziamento pubblico, perché i partiti, se devono assolvere al proprio compito democratico, non possono e non devono vivere prigionieri dell'interessato sostegno del o dei miliardari. In particolare, il Pd propone:
a) La certificazione dei bilanci dei partiti da parte di società esterne di revisione; il controllo da parte
della Corte dei conti; la pubblicazione dei conti su internet.
b) Tetti drasticamente più stringenti per le spese elettorali, non riferibili solo al periodo immediatamente precedente il voto, imponendoli dove oggi non sono previsti e riducendoli dove sono già in vigore.
c) Il dimezzamento da subito, rispetto all'anno scorso, dell'ammontare complessivo del finanziamento
pubblico ai partiti costruendo un sistema basato su due pilastri, secondo il modello tedesco:
1) un contributo fisso relativo al numero dei voti; 2) un'agevolazione o una compartecipazione pubblica commisurata in base all'entità del finanziamento privato raccolto da ciascun partito. In proposito vanno ricordati due temi. Il primo: il Pd ha, fin dalla nascita, raccolto parte non irrilevante dei fondi con il tesseramento e con le feste democratiche, che per scelta politica il Pd lascia ai territori, con i contributi dei parlamenti e degli amministratori. Il secondo: il Pd ha girato una parte dei finanziamenti alle strutture regionali e continuerà a farlo anche nelle nuove e più stringenti condizioni. Con questo passaggio l'Italia resterà largamente al di sotto di quanto avviene in Germania, in Francia, in Spagna.
d) Il finanziamento privato deve essere consentito solo per somme molto contenute e reso trasparente, in modo che i cittadini possano controllare. 
Il Parlamento oggi ha la possibilità di varare in poche settimane sia le norme per regolare la vita interna dei partiti, sia i drastici tagli e la riforma del sistema di finanziamento pubblico. E' un contributo che la politica deve dare, oltre all'indispensabile riforma della legge elettorale per consentire ai cittadini di scegliere i parlamentari, alla riduzione del numero dei deputati e dei senatori e agli altri interventi di rinnovamento istituzionale. Il Pd prende l'impegno solenne a procedere su questa strada e a incalzare le altre forze politiche, che devono abbandonare posizioni di facciata per essere richiamate alla concretezza dei fatti e dei tempi per ottenere risultati certi prima delle vacanze estive. Il Pd non da oggi ha ingaggiato la battaglia per la ricostruzione civile e democratica dell'Italia, per uscire dal populismo e tornare in Europa. Oggi, 25 aprile, è il momento per rinnovare quell'impegno. Lo prendo di fronte a voi che ogni giorno alimentate le iniziative del partito. Chiedo a tutti forza e tenacia nel sostenere le ragioni della buona politica, le stesse che hanno spinto ciascuno di noi a lavorare per la democrazia e per il nostro paese.

 Roma, 24 aprile 2012

Pier Luigi Bersani