sabato 14 luglio 2012

Passi di trasparenza

Care democratiche e cari democratici Bresciani, l’esigenza di pubblicare il nostro bilancio on line, non nasce solo dalla necessaria e doverosa necessità di legalità e trasparenza che il nostro partito deve esibire, ma prima di tutto dalla ferma e ostinata volontà, che in questi anni ho cercato di dimostrarvi in ogni modo, di costruire un rapporto leale e costruttivo con voi. Si, con tutti voi. Perché per me essere il vostro Segretario e cercare di rappresentarvi degnamente in ogni sede è davvero un grande onore... Segue http://www.pdbrescia.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=143&Itemid=165

Assemblea degli iscritti

Lo scorso 26 giugno si è tenuta l'assemblea degli iscritti della nostra sezione. Di seguito riportiamo la relazione del Segretario di circolo punto di partenza per l'avvio della riflessione e della discussione che abbiamo condiviso, nella serata, con il Vicesegretario provinciale Riccardo Frati e i partecipanti.
Carissimi iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico, abbiamo deciso di convocare questa assemblea perché crediamo nella scelta di allargare la discussione e la partecipazione alle attività del circolo a voi, che siete il fondamento della vita democratica del Circolo e tale vita democratica consiste anche nella capacità della classe dirigente, cui è affidato il compito di rappresentare il Partito in ambito territoriale, di confrontarsi con tutti coloro che sono detentori del progetto politico. A sei mesi dall’ultima assemblea, la situazione politica è mutata, sia a livello locale sia nazionale e anche in regione dove pare che l’equilibrio della maggioranza stia vacillando. In questi mesi abbiamo visto il PD sostenere, non senza difficoltà, la compagine del governo tecnico che se ha avuto il pregio di aver posto fine, si spera per sempre, alla quasi ventennale esperienza Berlusconiana con tutti i danni che essa ha comportato, ha posto e pone in atto, nel disperato tentativo di salvare il salvabile, decisioni e provvedimenti che non sempre sono andati nella direzione sperata e suggerita dal nostro partito. La nostra, lo sappiamo, è stata una scelta di responsabilità ma non dobbiamo dimenticare altre responsabilità cioè quelle di una classe dirigente, in particolar modo di destra o leghista, miope e incapace, se non addirittura colpevole, di non aver voluto affrontare i problemi del nostro Paese ma, bensì, di mantenere i propri interessi a scapito di un Paese intero. Non abbiamo certamente trovato, e non troviamo ancora, una Destra patriottica ma tutt'al più una cricca di maldestri affaristi che per comprar l'auto di rappresentanza hanno fatto fallire l'azienda! Irresponsabile sarebbe anche, però, non ammettere che questa esperienza di Governo tecnico, se pur necessaria, non pare essere in grado di soddisfare tutte le necessità di cambiamento e rinnovamento che consentano di uscire dal pantano in cui ci troviamo. Monti e i suoi tecnici non sono stati ancora in grado di toccare, come ci aspettavamo e pretendiamo, certi interessi che paiono inamovibili: nessuna patrimoniale vera, mentre si è messo mano, immediatamente, alle pensioni, compiendo l’ennesima riforma degli ultimi anni, andando purtroppo a chiedere sacrifici ai soliti noti. Non ci aspettiamo miracoli e siamo pronti a fare sacrifici, ma pretendiamo che a farli non siano sempre e solo i più deboli perché più facilmente tassabili. Questa crisi che ha le proprie origini nella finanza non può e non deve pesare sui soli cittadini comuni. Al PD, ora, spetta il gravoso compito di chiedere ed ottenere tali cambiamenti già con il Governo Monti. Bisogna dare un taglio alle rendite finanziarie, alle speculazioni e alla corruzione in particolare dei dirigenti politici. Non è accettabile che nel nostro consiglio regionale siano indagate una persona su sei! E la maggioranza di centro destra legata a Formigoni ne ha la maggior responsabilità. Par di rivedere vicende che sono da poco passate a Roma, sarebbe auspicabile che per tutelare la credibilità delle istituzioni democratiche e repubblicane non si debba giungere ad un'altra Olgettina. Il PD deve avere il coraggio di rompere con il passato, di rinnovarsi veramente in tutti i suoi ambiti, da quello di Circolo a quello nazionale. Abbiamo introdotto le primarie anche per questo ma è triste vedere che queste devono sopperire alla mancanza di una legge elettorale, che permetta ai cittadini di esprimere le proprie preferenze, e che chiediamo da tempo a gran voce. Ma chiediamo al Pd uno sforzo in più poiché qualora questo non avvenisse il PD nazionale introduca le primarie per la scelta dei candidati Parlamentari. La strada per il rinnovamento è ancora lunga. Anche al nostro interno non è ancora stata soddisfatta questa richiesta di rinnovamento che viene da più parti della comunità e diviene allora imprescindibile il rispetto dello statuto che ci siamo dati, il quale prevede che dopo tre incarichi vi sia un legittimo turnover. La china che stiamo prendendo è molto pericolosa: da un lato la lega, tenterà di risorgere tornando alle sue origini secessioniste, affossando l’Italia e dall'altro l’idea di politica o meglio antipolitica di Grillo, che rischia di buttare via in pochi mesi, anni di conquiste democratiche per un facile populismo. Ma ora ciò che ci è più vicino. Tutti avrete seguito le vicende, ai limiti del ridicolo, che hanno caratterizzato i due anni e mezzo di giunta Lega-Pdl e l’attività frenetica che il PD ha messo in campo nei mesi di crisi dell’amministrazione presidiando il territorio, praticamente ogni settimana, con dei volantini e più lettere che sono state inviate dal circolo in tutte le famiglie. Dal commissariamento del Comune di Gussago, il PD ha lavorato intensamente nel tentativo di riunire le forze che avevano osteggiato la coalizione Lega-Pdl: Gussago Insieme, Sinistra a Gussago, Udc e Movimento 5 stelle. Fin da subito è stato evidente come tale tentativo richiedesse la nascita di una lista civica, non essendo ancora in vigore il tanto agognato doppio turno, ma che non era certo un percorso facile poiché la presenza di 8 liste alle elezioni amministrative è stato chiaramente il segno di una comunità che non riesce a parlarsi e ad andare oltre il proprio piccolo steccato e questo è stato spesso evidente negli incontri che abbiamo avuto con gli esponenti delle altre forze politiche e sociali. Da subito il Movimento5 stelle ci ha esplicitamente riferito di aver avuto da Grillo l’indicazione di non presentarsi, oppure di "correre da soli"; Gussago Insieme, non ha mai mandato, negli incontri, il proprio esponente principale, ovvero l'attuale sindaco Marchina, e la consistenza della delegazione inviata si è palesata chiaramente nel momento in cui abbiamo saputo, da fonti indirette, che tale gruppo aveva deciso di presentarsi da solo con lo stesso Marchina candidato sindaco; con la Sinistra l’accordo, che sembrava in discesa e facile, ad un certo punto è sfumato, per motivi che oggi, con 5 anni di Marchina davanti a noi se non dieci, risultano del tutto risibili e fuori da ogni buon senso politico: tutto franò sulla premessa al programma politico; diametralmente opposto è stato il percorso con l’Udc, che pareva arduo, ma che poi invece si è dimostrato molto più semplice di ogni più rosea immaginazione, complice, forse, anche l’uscita di scena della Sinistra; altri contributi sono arrivati dalla “Società Civile” e, dato positivo, è stato certamente la capacità della Civica di riuscire comunque a raccogliere l’adesione di alcuni esponenti fuoriusciti da GI, anche di un certo livello, basti pensare all’ex capo-gruppo Farinacci. Ma tutto ciò non è bastato poiché alla fine dello spoglio il conteggio si è fermato a poco meno di 1900 voti: il 21 %. Con il senno di poi ma obiettivamente non solo, è del tutto evidente che il Progetto politico finale, non è stato approvato dall’elettorato. Poco è stato sicuramente il tempo per pubblicizzarlo, e di certo la situazione di sfiducia non ha giovato, ma questi non sono gli unici motivi dei pochi voti ottenuti. Il PD, per dovere di chiarezza, è stato meno presente sul territorio con il proprio simbolo, durante la campagna elettorale, a causa del difficile equilibrio interno alla Civica, che ha portato il Circolo alla decisione di non uscire con altri Tandem, dopo quello di apertura della campagna elettorale con il risultato che tra i coinvolti nella Civica Con Voi il PD è quello che, rispetto al 2009, ha lasciato sul campo molti voti, stimabili in qualche centinaio sul campo. Questi dati ci devono far riflettere e da essi si deve ripartire. L’obiettivo di un’analisi post voto, non è di certo quella di instaurare dei processi del popolo o la caccia alle streghe, soprattutto al nostro livello dove tutti noi svolgiamo l’attività politica, seppur con i nostri limiti, con spirito di servizio e sacrificio. Lo scopo quindi quale può essere se non di imparare dagli errori per non ripeterli più? E’ evidente che la mancanza del simbolo non è stata una marcia in più nel recuperare consensi ad altre liste civiche presenti o formazioni politiche diverse così come, probabilmente, anche il progetto, se pur buono nelle intenzioni, ha sofferto poi di limiti politici, considerando la presenza della sola Udc, visto che l’IDV, pur aderendo formalmente, nulla ha fatto per pubblicizzare la sua presenza nella lista tanto che era praticamente impossibile, per un’ elettore, sapere che l’IDV ne facesse parte. E' Chiaro che di queste valutazioni bisognerà far tesoro per le prossime elezioni, non dimenticando per altro, e fortunatamente, che vi sarà il tanto atteso doppio turno ovvero la possibilità di avere più liste a sostegno dello stesso candidato sindaco. Da ciò nasce l’obiettivo del PD: radicarsi ulteriormente sul territorio, farsi conoscere sempre più ed essere presenti sulle tematiche locali e nazionali. Ora ci aspetta un duro lavoro: nel 2013 le scadenze sono molte e impegnative, a partire dalle elezioni politiche e i Congressi del PD, senza trascurare le sempre più auspicate e possibili elezioni Regionali. Si deve proseguire con ancor più fermezza e la maturità politica che il giovane Partito Democratico di Gussago, e con esso la sua classe dirigente, sta acquisendo giorno dopo giorno. Scontato è ribadire come siano necessarie forze fresche anche nel PD, che sono sempre portatrici, magari non di esperienza ma certo di entusiasmo e anche idee innovative. Continueremo a lavorare con la Civica, consapevoli che alle prossime elezioni vi sarà il doppio turno e un sistema elettorale completamente diverso, in virtù anche di ciò, non rinunceremo alla nostra autonomia politica anche a livello locale. Ribadiamo fin da subito che il PD di Gussago non può che essere forza di opposizione a questa ennesima amministrazione Marchina, che a tutt’oggi non è nemmeno riuscita a presentare in Consiglio Comunale il proprio programma amministrativo. Vigileremo senza tentennamenti, faremo di tutto per evitare il ripetersi della politica disastrosa della precedente giunta Marchina. Vedremo anche in tema di IMU come evolverà la situazione. Tutti noi dobbiamo essere ora impegnati nel radicamento del Circolo, che passa per forza di cose dall’incremento dei militanti attivi, ancor meglio se rappresentanti del mondo giovanile e del lavoro. Dobbiamo quindi essere poliedrici ed essere presenti con una presenza fisica e ben visibile, magari qualche riunione interna in meno, ma sicuramente più iniziative e volantinaggi. Tutti devono sapere che il PD c’è, e capire con chiarezza la sua posizione. In questo percorso i tesserati sono un’ elemento fondamentale, perché il PD è dei tesserati, invito quindi tutti a contribuire con idee e con il proprio tempo. E allora forza, che aspettiamo, rimbocchiamoci le maniche e continuiamo il lavoro, tutti insieme con un unico obiettivo il bene del Paese e perché no, del PD.
Il Segretario Giordano Dossi

domenica 8 luglio 2012

Invitiamo i lettori del Blog a firmarsi qualora volessero commentare i nostri post. I commenti anonimi non verranno pubblicati. Esprimere il proprio pensiero è un diritto che però prevede il coraggio di mostrarsi Grazie per la collaborazione, il segretario organizzativo Grazia Pasolini.