venerdì 1 dicembre 2017

Consiglio Comunale del 29 Novembre 2017: la nostra Mozione



Gruppo consiliare “PD-Con Voi-Siamo Sale”

                                                
            Il sottoscritto Consigliere Federica Paletti presenta mozione da inserire nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale e della quale dà ora lettura del relativo testo.

 Premesso
1) Che il Regolamento della Biblioteca Comunale, tutt’oggi in vigore, prevede all’art. 4 l’istituzione della Commissione Biblioteca ai sensi della L.R. Lombardia n. 81/1985 con funzioni consultive e propositive, in ordine alla programmazione delle attività della Biblioteca Comunale, nonché con funzioni di controllo; 
2) Che tale organo rimane in carica quanto il Consiglio Comunale e che, in obbedienza alla citata legge regionale, al suo interno deve essere garantita anche la rappresentanza delle minoranze che siedono in Consiglio Comunale;
3) Che sempre nel citato Regolamento all’art. 2 è stabilito che la Biblioteca fa capo al Comune e da esso ne è amministrata;
3) Che con la L. R. Lombardia n. 7 del 10/10/2016 è stato disposto il riordino della materia culturale di ambito regionale e che sono state abrogate le disposizioni sulle biblioteche comunali, tra le quali anche quelle riguardanti l’istituzione della Commissione Biblioteca;
4) Che pertanto il Regolamento della Biblioteca attualmente in vigore necessita di essere aggiornato alle disposizioni vigenti;
5) Che le nuove disposizioni, quand’anche verranno recepite, non vietano tuttavia che il Comune possa avvalersi di organi consultivi e di controllo sull’attuazione della programmazione culturale che fungano da raccordo tra l’amministrazione, la biblioteca e gli utenti;
6) Che, stando alle linee programmatiche di questa amministrazione approvate a maggioranza dal Consiglio Comunale del 24/07/2017 risulta indicato, tra gli obiettivi in materia di cultura, quello di concepire la biblioteca comunale non solo “come luogo di prestito libri, ma anche un vero centro di cultura, punto d’incontro e di scambio, di formazione e di gioco per adulti e bambini”;
7) Che sempre con l’adozione delle linee programmatiche questa amministrazione si è impegnata, in materia di partecipazione dei cittadini, ad assumersi “il compito di attuare e potenziare tutti gli strumenti che possano stimolare e facilitare la partecipazione dei cittadini, sia in forma singola che associata”, principio che trova la sua migliore espressione in ambito culturale
8) Che da ultimo conviene richiamare che l’azione amministrativa deve essere improntata ai principi di democrazia, partecipazione, trasparenza, richiamati peraltro all’art. 6 dello Statuto del Comune di Gussago;
                                                                              ***
Tutto ciò premesso, si chiede che il Sindaco e la Giunta, nella persona dell’Assessore competente per materia, in ossequio ai principi di democrazia, partecipazione e trasparenza nonché in relazione all’abrogazione della L.R. 81/1985 prevedano che, con cadenza semestrale, vengano presentate alla Commissione consiliare per la cultura le linee guida e la programmazione delle attività da svolgersi da parte della Biblioteca comunale e che tale previsione venga poi recepita in sede di modifica del Regolamento della Biblioteca.

            Gussago, 29 novembre 2017
                                                                            

                                                                                         Federica Paletti

Consiglio Comunale del 29 Novembre 2017: la nostra Interrogazione



Gruppo consiliare “PD-Con Voi-Siamo Sale”
                                                
                                               Consiglio Comunale del 29 novembre 2017

INTERROGAZIONE

            Nel corso del mese di ottobre 2017 sono state registrate dalle centraline Arpa poste a Brescia, Rezzato ed Odolo un’elevata concentrazione di polveri sottili nell’aria, che ha portato al superamento delle soglie consentite per legge e a confidare quasi miracolisticamente in un rapido cambio delle condizioni metereologiche.
            E’ notorio che, benchè non ci siano centraline di rilevazione che forniscano dati oggettivi in tempo reale, anche Gussago è interessata in modo importante dall’inquinamento dell’aria, tanto che per delibera regionale rientra tra i paesi tenuti a disporre limitazioni alla circolazione dei veicoli inquinanti nel periodo tra ottobre e marzo. 
            Proprio l’appartenenza all’area cd. Critica e l’assenza di dati, ci impone di chiedere a Lei Sindaco un aggiornamento.
            In particolare desideriamo sapere se sono state avviate azioni di concerto con gli altri Comuni della Provincia per prevenire i fenomeni dell’inquinamento atmosferico nei mesi invernali  ed ancora se, a livello locale, sono allo studio azioni immediate a tutela della salute dei nostri concittadini, in particolare di bambini ed anziani, e a tutela dell’ambiente.

                                                                                         Stefano Bazzana

sabato 4 novembre 2017

Sicurezza a Gussago

 

 Sicurezza a Gussago



In tempi non sospetti il Partito Democratico di Gussago, aveva proposto un piano di interventi per contrastare i crescenti eventi criminosi e vandalici. Poco o nulla è stato fatto dalle varie amministrazioni comunali succedutesi in questo ultimo decennio. Necessita, senza allarmismi, mettersi insieme, per scegliere programmi ed individuare azioni per una reale tutela dei cittadini.
Le elezioni amministrative sono finite. E' ora  dei fatti non delle solite parole.



domenica 29 ottobre 2017

Celebrazioni Sella dell'Oca Gussago

Il Partito Democratico di Gussago era presenta alle celebrazioni alla Sella dell'Oca in memoria dei due partigiani trucidati dalle brigate nere di Sorlini. 
 " la Repubblica Italiana è nata sulle montagne dove ci sone le pietre che ricordano i nostri partigiani"


mercoledì 11 ottobre 2017

A PROPOSITO DI LEGGE ELETTORALE

Il 10 ottobre è iniziata alla Camera dei Deputati la trattazione della Legge di riforma elettorale, nota come ROSATELLUM BIS, presentata dal PD.
Si tratta di un sistema “misto” che prevede l’attribuzione del 36% dei seggi parlamentari tramite collegi uninominali e del restante 64% dei seggi con criteri proporzionali.
La proposta nasce dall’esigenza di risolvere il problema delle differenze esistenti tra i due sistemi elettorali attualmente vigenti: per il Senato il CONSULTELLUM e per la Camera dei Deputati l’ITALICUM, quali risultano a seguito delle sentenze della Corte Costituzionale che hanno dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune parti degli stessi. La situazione si è ulteriormente aggravata con l’esito negativo del Referendum sulle riforme costituzionali del dicembre 2016.

Date la complessità e l'importanza dell’argomento, riteniamo  utile proporre una nostra elaborazione  che analizza caratteristiche e problematicità dei due sistemi elettorali in vigore e approfondisce la proposta del PD attualmente in discussione



TESSERAMENTO  PD

Sabato 7 Ottobre, il Circolo di Gussago in Piazza, con il gazebo, per la giornata nazionale del TESSERAMENTO

venerdì 6 ottobre 2017

Ottimi risultati del Governo a guida PD per contrastare l'evasione fiscale.

Fatti non parole!


sabato 30 settembre 2017

Referendum:  dedichiamo dieci minuti per avere più cognizione.

L’art. 116 comma 3 della Costituzione Italiana, introdotto dal Centrosinistra e approvato con un referendum confermativo nel 2001, prevede la possibilità di riconoscere alle  Regioni maggiori competenze -oltre quelle che già hanno-  con uno specifico accordo con lo Stato. Si tratta in pratica del cosiddetto “federalismo differenziato” o “autonomia differenziata”, che può essere avviato solamente su iniziativa della Regione interessata. Da quella data poco o nulla è stato fatto. Nel 2008  Formigoni approvò un pacchetto di materie su cui arrivare a definire le nuove competenze, ma il lavoro dovette interrompersi poiché di li a poco venne fatto cadere il governo Prodi e il successivo governo (con i ministri Maroni e Zaia) accantonarono l’impegno di applicare l’articolo 116  perché volevano la “devolution” con l’indipendenza delle Regioni del Nord.
Solo ora, dopo dieci anni si ritorna al 116 per ottenere una autonomia differenziata, alla vigilia delle elezioni regionali e con un costoso (si parla di oltre 30 milioni di Euro solo per la Lombardia) referendum consultivo che non è richiesto dallo Stato e che allunga ulteriormente i tempi. Si utilizza per la prima volta in Italia  il voto elettronico, fonte di problemi  la dove è stato utilizzato (guasti, praticabilità o brogli)  e abbandonato da paesi avanzati che l’avevano sperimentato, (come la Norvegia). Questo referendum (che è solo consultivo), non produrrà alcun  effetto giuridico, ne tanto meno, come si vuol far credere, trasformerà la regione Lombardia in una regione a Statuto Speciale. Anche le reiterate promesse di abbassare le tasse o di “riavere indietro” dallo Stato 54 miliardi  all’anno (il famoso residuo fiscale) non c’entrano nulla con il referendum. Era più corretto e rispettoso della verità, (a parte la spesa) promuovere un referendum consultivo per chiedere PIU’ autonomia e non un referendum PER l’autonomia. Non si può far politica raccontando cose non vere ai cittadini Lombardi, che sicuramente meritano meno propaganda e più verità.