Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti
CAROVANA DEI DIRITTI
un'ora di silenzio
PER DIRE SI
all'uguaglianza di diritti per tutte le persone "senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione,
di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" (art.3 della Costituzione della
Repubblica Italiana);
alla libertà di accoglienza per bambini, donne e uomini;
alla fratellanza fra popoli e culture.
PER DIRE NO
ai respingimenti in mare;
alla criminalizzazione di chi fugge dalla guerra, dalla fame e dalla miseria;
al pregiudizio di chi vede nello straniero solo un pericolo, un nemico.
SIAMO IN SILENZIO
per un momento di riflessione;
per disporci all'ascolto e all’accoglienza
per ridare significato alle parole.
Puoi partecipare anche tu
al Silenzio in cerchio.
E’ aperto a chi desidera entrare.
Condividi con noi questa esperienza.
Il problema del razzismo nel mondo oggi è strettamente legato all’aumento delle discriminazioni a seguito dei flussi migratori e delle intolleranze nei confronti delle minoranze religiose e sessuali. Anche la società italiana e le nostre città sono attraversate da preoccupanti spinte razziste e di carattere xenofobo nei confronti soprattutto dei migranti, della popolazione rom e degli omosessuali. Particolarmente preoccupante è il caso italiano: presentando l'ultimo rapporto Amnesty international ha rilevato infatti "una pericolosa china razzista" del nostro paese, mentre diverse iniziative promosse dalle associazioni della società civile cercano di contrastare le campagne di criminalizzazione degli immigrati e dei rom – spesso istigate da talune formazioni politiche e sostenute da potenti mass-media – e ad aprirsi senza paura agli altri difendendone i comuni diritti.
Più di quattro milioni di persone di origine straniera vivono oggi in Italia. Si tratta in gran parte di lavoratrici e lavoratori che contribuiscono al benessere di questo Paese e che lentamente e faticosamente, sono entrati a far parte della nostra comunità.
Persone spesso vittime di pregiudizi e usate come capri espiatori specialmente quando aumentano l’insicurezza economica e il disagio sociale.
L'aumento degli episodi di intolleranza e violenza razzista a cui assistiamo sono sintomi preoccupanti di un corto circuito che rischia di degenerare e che ci allontana dai riferimenti cardine della nostra civiltà.
Una società che si chiude sempre di più in se stessa, che cede alla paura degli stranieri e delle differenze, è una società meno libera, meno democratica e senza futuro.
Non si possono difendere i nostri diritti senza affermare i diritti di ogni individuo, a cominciare da chi è debole e spesso straniero. Il benessere e la dignità di ognuno di noi sono strettamente legati a quelli di chi ci vive accanto, chiunque esso sia.
Perché manifestare in silenzio?
Abbiamo pensato di manifestare in silenzio per una serie di ragioni.
Il silenzio per rappresentare il bisogno di un momento di riflessione.
In un’epoca in cui tutto deve essere consumato in fretta, il silenzio vuol dire fermarsi, ripensare, cercare di capire, dare un senso al nostro agire.
Il silenzio ci aiuta a rientrare in noi stessi, uscire dal frastuono artificiale che satura le nostre esistenze.
Il silenzio ci riporta all’ascolto: degli altri; il clandestino, il precario, il cassaintegrato, il senza lavoro, l'immigrato sfrattato da casa, i senza tetto, le ragazze schiavizzate sulla strada, gli uomini e le donne che subiscono violenze fisiche e psichiche.
Ma anche coloro che si impegnano quotidianamente per trasformare questa situazione: giovani che creano solidarietà, insegnanti che educano alla legalità, lavoratori che difendono i propri diritti, donne e uomini che amano la democrazia e si organizzano per difenderla e ampliarla.
In questo senso, il silenzio non è “mancanza di suoni o rumori”. Possiamo più esattamente parlare di silenzi, che si avvicinano e solidarizzano con l'altro, che condividono con gli “altri” una società pluralista e interculturale.
L'ora di silenzio viene proposta l'ultima Domenica di ogni mese
con queste modalità:
Domenica 29 Novembre 2009 a ROVATO
in piazza Cavour dalle ore 10 alle 11
Domenica 20 Dicembre 2009 a COCCAGLIO
in piazza Luca Marenzio dalle ore 10 alle 11
Domenica 31 Gennaio 2010 a CHIARI
in piazza Zanardelli dalle ore 10.30 alle 10.30
Domenica 28 Febbraio 2010 a GUSSAGO
in piazza Vittorio Veneto dalle ore 10 alle 11
Domenica 28 Marzo 2010 a COLOGNE
in piazza Garibaldi dalle ore 10 alle 11
Tavolo della Pace
Franciacorta Monte Orfano
Nessun commento:
Posta un commento