ELEZIONI EUROPEE 25 MAGGIO 2014
Domande e risposte sull’Europa 2° parte
Cittadinanza
L'Europa è
una realtà lontana, chiusa nella sua torre d'avorio e i cittadini non hanno
possibilità di influenzarne le politiche?
Non è vero!
Ogni cittadino europeo può scrivere alla Commissione europea, che
è obbligata a rispondere entro quindici giorni, basta mandare una mail al
commissario responsabile o utilizzare il sistema Europa Direct. I cittadini
europei possono presentare una petizione al Parlamento Europeo e, da pochi
mesi, proporre leggi europee di iniziativa popolare (iniziative di
cittadinanza). Il modo più diretto di influenzare la politica europea resta ovviamente
quello di andare a votare alle elezioni del 25 maggio: sulla base dei risultati,
infatti, verrà indicato il Presidente della Commissione Europea che guiderà
l'esecutivo comunitario per i prossimi cinque anni. E soprattutto, il
Parlamento Europeo è ormai coinvolto a pieno titolo nella procedura
legislativa, ogni singolo voto può quindi fare la differenza nell'adozione di
direttive e regolamenti che avranno un impatto decisivo sulla nostra vita
quotidiana, oltre che nelle decisioni fondamentali sull'utilizzo dei fondi
comunitari.
Essere un cittadino europeo apre a ciascuno di noi l'accesso a diritti
fondamentali di cui spesso non ci rendiamo conto, primo tra tutti il diritto a
circolare liberamente in Europa senza frontiere e stabilirci in un altro paese.
La cittadinanza europea ci dà diritto all'elettorato attivo e passivo, non solo
per le elezioni europee, ma anche per le elezioni amministrative nel caso in
cui ci trasferissimo a vivere in un altro Paese. Inoltre abbiamo diritto alla
rappresentanza consolare quando viaggiamo all'estero, a proporre petizioni al
Parlamento europeo e a chiedere l'intervento del mediatore europeo. A questi
diritti fondamentali si aggiungono importanti diritti sociali in tema di
accesso alla sanità, al mercato del lavoro, o alla pensione qualora ci
trasferissimo a vivere in un altro paese, o ci trovassimo in difficoltà mentre
siamo in viaggio in Europa. Questi diritti, inimmaginabili per i nostri
genitori, sono oggi parte della nostra quotidianità.
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