domenica 18 marzo 2012

Nel numero del Tandem in distribuzione nei prossimi giorni, viene spiegata la posizione del Partito Democratico di Gussago in merito alle prossime elezioni amministrative.


5 commenti:

  1. In attesa di andare a votare tutti la Lista Civica dell'amico Damiano, perchè da queste pagine non parliamo anche delle tasse che aumentano (proprio oggi un altro pezzetto di tasse in più che corrisponde ad un pezzetto di stipendio in meno!), della riforma del maercato del lavoro (ad esempio ma non solo l'articolo 18), delle pensioni e degli esondati. Tutte vicende che ha fatto o che porta avanti il Governo Monti, il Governo che noi sosteniamo. E noi non abbiamo niente da dire? Antonio

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    1. Tutt'altro, abbiamo molte cose da dire, e molte le ha già elencate lei.
      Il PD chiede e lavora con l'obiettivo di combattere le diseguaglianza, lo fa a livello nazionale, e lo fa anche a Gussago.
      Stiamo lavorando, come ho scritto nell'editoriale, con l'intento di essere portatori di valori all'interno della Lista Con Voi, e tra questi valori spicca l'uguaglianza. Uguaglianza che si deve esplicare in parità di diritti, ma anche parità di doveri.
      Il che vuol dire che la crisi economica non può e non deve gravare solo su chi onestamente paga le tasse, avendo ad esempio trattenute a monte, nella busta paga.
      C'è da lottare contro l'evasione fiscale, il vero male risiede lì, e più in generale nel clima d'illegalità che dilaga in Italia. Clima dovuto ad una mentalità fortemente egoista che attanaglia il paese. Non siamo di certo concordi con chi, vedi il PDL, vorrebbe far grave la situazione drammatica che viviamo sui soliti noti. Siamo consapevoli della gravità in cui il Paese è stato gettato dalla crisi internazionale e dallo scandaloso Governo Berlusconi. Siamo consapevoli, ma il PD non deve e non può per questo, accettare alcun ricatto dal PDL o da chi chessia sulla strada delle riforme, e tra queste deve esserci obbligatoriamente la patrimoniale e la riforma della giustizia, quella vera che garantisca che chi delinque paghi! Che chi evade, rubando a tutti noi, vada in galera!
      E inoltre concordo con chi dice che l'articolo 18 è un falso problema, e proprio per questo ritego che non debba essere modificato.

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  2. Grazie per l'attenzione, ho commentato nel post successivo sui temi del lavoro, qui solo un piccolo appunto: il termine galera. Siamo convinti che sia un termine adatto per un Partito come il nostro che vuole e deve essere Governo del Paese? Lasciamolo ai leghisti e a Di Pietro. Noi usiamo termini diversi, le parole hanno ancora un senso, una propria pedagogia, un propio senso anche politico. Antonio

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  3. La parola galera o carcere non è non deve essere un tabù, nemmeno per il Partito Democratico, anzi... per chi "ruba" ad un privato è previsto il carcere, c'è da chiedersi perchè non c'è per chi evade anche decine se non centinaia di migliaia di euro allo Stato, in parole povere per chi ruba a tutti noi...l'errore sta proprio nel lasciare certi temi ad altre forze politiche, la giustizia e legalità deve essere il faro dell'azione politica del PD.
    Grazie per il suo contributo di idee.

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  4. Ciao, mi permetto di darti del tu per rendere più spedito il confronto tra noi e all'interno del Blog stesso. Non riprendo con spirito polemico, anzi, semplicemente penso di essermi espresso male: non intendevo avvallare, giustificare o lasciare impunita l'evasione fiscale e/o non farci noi carico di questo tema, anzi. Essere Partito, essere forza di Governo, essere riformisti esige una rigorosita' dell'etica. Semplicemente contestavo proprio il termine "galera". Sara' un mio limite ma la parola "galera" mi sa di forcaiolo e il forcaiolo non è, dal mio punto di vista, un concetto ne etico, ne giusto. Il mio è un sofismo? Può darsi, ma nella dialettica e nel confronto politico noi siamo, oltre che le azioni che facciamo, anche le parole che usiamo, per questo ... ... ... Antonio

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