mercoledì 14 dicembre 2011

ARRIVANO GLI ISPETTORI DEL FMI A RICORDARCI PERCHE’ SIAMO QUI E CHI CI HA PORTATO SULL’ORLO DEL BARATRO.
Arriva in Italia una squadra del Fondo monetario internazionale. L’aveva chiamata Berlusconi perché non riusciva a venire a capo della manovra. E la presidente del Fmi aveva detto in proposito: "Lo sottoporremo al test della realtà".
Ecco l’ennesima buona ragione per non dimenticare chi ha portato l’Italia al disastro costringendo tutto il paese a fare un passaggio così duro come quello che stiamo vivendo. E’ lo stesso Berlusconi proprietario e ispiratore di quella parte della stampa che in questi giorni sta gridando di più contro la manovra e contro la casta, la stessa di fronte alla quale quei giornalisti si sono genuflessi fino a pochi giorni or sono. In realtà, a genuflettersi nei confronti del mondo politico berlusconiano o della Lega, per non parlare poi di Tremonti, fino a pochi giorni fa è stata anche la grande stampa, che fa capo a industrie, banche, assicurazioni e finanziarie, le quali sapevano benissimo dove stava andando l’Italia ma hanno taciuto in modo complice fino a quando Berlusconi non si è indebolito ed è stato prossimo a cadere.
Da Il Sole 24 Ore. Articolo di Rossella Bocciarelli e Mario Platero. «Una piccola squadra del Fondo monetario internazionale visiterà Roma la prossima settimana per incontrarsi con le nuove autorità, ricevere aggiornamenti sui recenti sviluppi di bilancio e discutere le modalità di future missioni». E` quanto confermano da Washington esperti dell`organismo diretto, da Christine Lagarde. Gli uomini del Fondo monetario internazionale, in realtà, sbarcano per la seconda volta in Italia nel giro di due mesi. Erano arrivati, infatti per qualche giorno all`inizio di novembre per avviare la consueta disamina annuale del Paese ex articolo IV dello statuto dell`istituzione nata a Bretton Woods, quella che ogni anno si conclude a primavera con la lettera che gli esperti lasciano al ministro dell`Economia, con i loro consigli. Adesso, invece, tornano nel nostro Paese, guidati dal numero due del dipartimento per l`Europa Aasim Husain e dal consigliere Antonio Spilimbergo con un`altro compito: si tratta infatti di una missione di "monitoraggio" sulla base di quanto era stato convenuto a Cannes a quel vertice di capi di stato nel quale l`ex premier Silvio Berlusconi aveva chiesto al Fondo di offrire all`Italia la sua competenza, affinché un soggetto terzo verificasse la veridicità dell`impegno italiano nell`azione di risanamento riduzione del debito e potenziamento della crescita. E la Lagarde, con riferimento alla richiesta di Berlusconi, aveva commentato: «Lo sottoporremo al test di realtà».

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