lunedì 1 aprile 2013

Dieci Saggi...per l'Italia

Per la prima volta in questi sette anni di Presidenza di Giorgio Napolitano, mi trovo in disaccordo su una sua decisione.
Quanti avevano pensato alle dimissioni di Napolitano erano secondo me in cattiva fede. Il nostro Presidente è un uomo tutto di un pezzo che non scappa davanti alle responsabilità e per questo tutti dobbiamo alzarci in piedi e ringraziarlo a gran voce.
Dobbiamo ringraziare Re Giorgio, come spesso viene chiamato, per aver riunito l'Italia tutta, da nord a sud, nelle celebrazioni per il 150° Anniversario dell'Unità dell'Italia, per averci portato a testa alta negli incontri con i leader politici mondiali, per aver gestito certi passaggi istituzionali in modo impeccabile. E anche in questi giorni è riuscito a mantenere l'Italia a galla dopo le elezioni politiche di fine febbraio. L'incarico esplorativo a Bersani era dovuto, come una scelta politica dopo che il movimento cinque stelle ha chiuso ad ogni cambiamento (è ridicolo se non tragico quanto successo...). Anche la scelta di un gruppo di persone che cerchi di proporre soluzioni ad alcuni nodi fondamentali per la nostra democrazia e per la nostra economia, mi trova positivamente colpito. Può essere un modo per trovare soluzioni praticabili.
Sulla scelta dei dieci saggi invece, sono in completo disaccordo.
Tutte persone rispettabilissime, ma che ormai purtroppo non incarnano più la voglia di nuovo, la voglia di cambiamento che serpeggia negli italiani.
Nessuna donna è stata scelta fra i dieci saggi, e la cosa mi sembra veramente strana vista l'intelligenza del nostro Presidente. Possibile che fra il 55% degli italiani (tante sono le donne), non si sia riusciti a trovarne qualcuna saggia? Possibile che Monti abbia messo donne ai ministeri fra i più importanti e non si siano trovate donne per aiutare l'Italia?
Il più giovane dei saggi è Giorgetti quarantaseienne, possibile che per aiutare il 35% dei giovani senza futuro non ci sia un giovane-giovane saggio? Si sa che la saggezza è anche frutto dell'età e dell'esperienza, ma si vocifera che Obama alcune decisioni importanti le abbia prese dopo aver parlato con stagisti ventenni.. Proprio un altro mondo!!!
Ma la cosa che politicamente mi ha più fatto arrabbiare è che fra i saggi (almeno 3 quindi il 30%...), ci sono uomini che la scorsa legislatura hanno votato in Parlamento, garantendo che Berlusconi era convinto che Ruby fosse la nipote di Mubarak, e se non bastasse questo, a Violante era stato chiesto dal PD, di fare un passo indietro per aiutare il rinnovamento della classe dirigente. (Escono dalla parta e rientrano dalla finestra...)
Ecco, se anche il nostro grande Presidente della Repubblica tentenna, vuol dire che la situazione è proprio critica.
Giancarlo Maccarana.

2 commenti:

  1. Giancarlo, Anch'io sono scettico sull'ultima decisione del Presidente, non tanto e non solo per la scelta dei "saggi" ma per non avere dato subito a Bersani il mandato di andare alle camere a presentare il programma di governo e consentire, o costringere, i singoli eletti a dicharare, pubblicamente, il loro consenso o dissenso motivato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ripredno una frase: "Abbiamo bisogno di energie fresche e resonsabili". In parlamento ne abbiamo mandato alcune. Il risultato? hanno tutti l'ambizione di fare i solisti e l'orchestra non si sa più quale spartito stia interpretando.

      Elimina