martedì 26 gennaio 2016

lunedì 25 gennaio 2016

ANCHE IL PD AMA LO SPORT


Una delegazione del nostro Circolo ha partecipato alla fiaccolata di Solidarietà che si è tenuta nei giorni scorsi a Gussago per dire no alla violenza, si allo sport

mercoledì 6 gennaio 2016

Assemblea degli iscritti e simpatizzanti


 
ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI E DEI SIMPATIZZANTI


 GIOVEDI' 14 GENNAIO 2015 ore 20.30 presso la 
SEDE DEL CIRCOLO
VIA CHIESA 1

... "Il futuro del Circolo dipende anche dalla Vostra presenza, mi auguro di poterVi salutare tutti e ringraziare personalmente, oltre a decidere con Voi il percorso migliore per il PD di Gussago."

Vi aspettiamo numerosi.
 


Riordino Sistema Socio Sanitario in Lombardia


Il Circolo PD "Marianna Piardi" di Gussago ha inviato durante le Festività Natalizie questa lettera ai Partiti, alle Associazioni,
 ai Gruppi di Volontariato presenti sul territorio di Gussago







  GUSSAGO 21 dicembre 2015

Il Partito Democratico del circolo di Gussago, in concomitanza con l’avvio del riordino del Sistema Sanitario e Socio Sanitario in Lombardia, ritiene utile per le sorti della Fondazione Richiedei presentare alla Regione ed agli enti sanitari locali un documento

condiviso dalle forze politiche e sindacali del territorio, per la realizzazione di un Presidio Ospedaliero Territoriale con un polo geriatrico presso le attuali strutture della Richiedei, mantenendo contestualmente le tradizionali attività della R.S.A, possibilmente gestita in proprio.

Le ragioni che possono trovare un generale e motivato consenso da proporre in un documento, possono essere:

·         Intervenire nella ridefinizione dei processi produttivi ospedalieri, socio-sanitari e territoriali in coerenza con una domanda di salute più diversificata e complessa come indicato dalla Regione Lombardia con la L.R. N° 23/2015, indipendentemente dalle difformi valutazioni che possiamo avere sul provvedimento regionale.

·         La realizzazione di un polo geriatrico degli Spedali Civili presso le strutture della Fondazione Richiedei a Gussago con varie unità operative, assicurerebbe le competenze cliniche, la concentrazione e la qualificazione di standard tecnologici, la valorizzazione della professionalità degli operatori al fine di migliorare la qualità dell'offerta e dei livelli quali-quantitativi dei servizi. Le rilevanti dimensioni degli Spedali Civili e le nuove attribuzioni assegnate dalla legge, rendono necessario riconsiderare l'articolazione dell'azienda per territorio e/o per materie, e definire strutture sanitarie (il P.O.T.) con significativi livelli di autonomia, competenze manageriali e di rappresentatività istituzionale decentrata; il tutto più simile ad un modello di holding di servizi sanitari.

·         Una intensa cooperazione interaziendale, tra la Fondazione Richiedei con la sua RSA e servizi vari, e gli Spedali Civili con le Unità Operative e servizi assegnate al polo geriatrico (in particolare la geriatria per acuti e la riabilitazione) assicurano una razionalizzazione delle spese garantendo adeguati livelli quali-quantitativi delle prestazioni e un sistema di responsabilizzazione di tutti i soggetti. E' limitativo costruire interventi per risolvere le sorti finanziarie della Richiedei; necessita invece inserire strutturalmente la Fondazione in un sistema di servizi socio-sanitari regionale.

La proposta di realizzare a Gussago presso la Richiedei un polo geriatrico, come

avanzato e prospettato da tempo dal precedente C.d.A., non ha trovato una adeguata valutazione da parte della Regione per la pesante situazione debitoria dell'Ente e le difficoltà organizzative allora esistenti, ma ora, avviate a soluzione dette problematiche finanziarie e con le opportune garanzie strutturali, queste proposte potrebbero trovare una positiva accoglienza.

Siamo a vostra disposizione per qualunque chiarimento, cogliamo l’occasione per porgervi da parte di tutto il PD Gussago un sereno Natale e un buon 2016.



La Portavoce del Circolo di Gussago
Grazia Pasolini

venerdì 1 gennaio 2016

Buon 2016





Il Circolo PD "Marianna Piardi" di Gussago, augura a tutti

TANTISSIMI AUGURI DI UNO SPLENDIDO 2016

mercoledì 23 dicembre 2015

S.Natale 2015




                           

Il Circolo PD "Marianna Piardi" di Gussago, augura a tutti un sereno S.Natale.

lunedì 23 novembre 2015

La Follia di Parigi



Parigi


La follia di Parigi e l'irresponsabilità di casa nostra

Quello che è accaduto a Parigi ci ha sconvolto. Vedere minacciata e violentata la libertà di passare del tempo insieme agli altri in luoghi di aggregazione e divertimento è un micidiale colpo al nostro stile di vita europeo e occidentale.
Il presidente francese Hollande ha promesso una reazione spietata, ben sapendo che il nemico è tutt'altro che facile da colpire, ma ha anche fatto appello, per la prima volta nella storia dell'Unione, all'articolo 347 del Trattato dell'Unione Europea che recita: "Gli Stati membri si consultano al fine di prendere di comune accordo le disposizioni necessarie ad evitare che il funzionamento del mercato interno abbia a risentire delle misure che uno Stato membro può essere indotto a prendere nell'eventualità di gravi agitazioni interne che turbino l'ordine pubblico, in caso di guerra o di grave tensione internazionale che costituisca una minaccia di guerra ovvero per far fronte agli impegni da esso assunti ai fini del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale".
 
Di fronte alla minaccia del terrorismo fondamentalista si invoca una reazione corale, che permetta di fare fronte comune nei confronti di una follia che ha inteso colpire al cuore le nostre istituzioni. Una situazione di questo tipo, inedita per la recente storia dell'Europa, richiede un di più di responsabilità collettiva, nella consapevolezza che la minaccia è grave, che la risposta non può essere improvvisata e che nessuno ha in tasca la soluzione giusta per limitare o sconfiggere una follia che difficilmente può essere interpretata e gestita con criteri razionali e conseguenti provvedimenti di sicura efficacia. Chi guida le istituzioni, in frangenti come questo, ha la responsabilità di garantire una risposta univoca e corale, nella quale ciascuno garantisca tutto l'impegno possibile per tutelare la sicurezza dei cittadini. 

Dobbiamo però registrare come, purtroppo, la responsabilità che pareva aver caratterizzato, salvo poche eccezioni, le prime ore dopo gli attacchi di Parigi ha lasciato il posto a tentativi di conquistare la scena mediatico sociale all'insegna di un protagonismo che lascia quantomeno perplessi. Di fronte a una minaccia comune sarebbe necessario riconoscere e sostenere il ruolo istituzionale di chi è chiamato a ricoprire ruoli determinanti per la sicurezza di tutti. Che senso ha continuare ad attaccare il ministro dell'interno definendolo, quando va bene, inadeguato e incapace di garantire i cittadini? Se ci sono proposte operative e buone idee, queste vanno avanzate nelle sedi corrette affinché vengano messe a disposizione dell'intera comunità nazionale. Non siamo di fronte a una fase di ordinaria amministrazione, perché altrimenti Hollande e altri leader europei e mondiali si sarebbero definiti come vittime di un vero e proprio atto di guerra?
 
Di fronte a tutto ciò vedere il presidente Maroni che attacca di continuo il governo e tenta di guadagnare spazio con iniziative di sapore esclusivamente mediatico, lo confessiamo, ci mette una grande tristezza. 

Perché abdicare al proprio ruolo istituzionale solo per ritagliarsi un po' di spazio politico che, evidentemente, si è incapaci di consolidare con la propria azione quotidiana di governo? Limitarsi ad accusare lo stato centrale di non essere in grado di garantire la sicurezza dei cittadini e approfittare dell'emozione di questi momenti per rilanciare la propria strategia propagandistica sono atti di cortissimo respiro e a forte rischio di irresponsabilità.
 
La sfida dovrebbe essere quella di dimostrare unità, osiamo anche utilizzare il termine nazionale, per far sì che la risposta al terrore non sia la paura (che evidentemente a qualcuno pare far comodo), ma una solidarietà diffusa che deve trovare nell'Europa il punto di forza. Ma se non riusciamo neppure ad esercitare un minimo di responsabilità istituzionale in casa nostra…

BlogDem