Il colpo di reni di Maroni e della sua maggioranza
La maggioranza regionale ha finalmente trovato l'accordo.
Sulla riforma sanitaria, chiederete voi, o sulle nuove politiche abitative in Lombardia o, ancora, sul rilancio del sistema produttivo regionale?
Non scherzate, per favore, il Pirellone ha cose ben più importanti di cui occuparsi:
Sulla riforma sanitaria, chiederete voi, o sulle nuove politiche abitative in Lombardia o, ancora, sul rilancio del sistema produttivo regionale?
Non scherzate, per favore, il Pirellone ha cose ben più importanti di cui occuparsi:
l'accordo riguarda la bandiera della Lombardia.
Vorrete
mica che la nostra regione si presenti ad Expo senza lo straccio di un
vessillo che possa renderne evidente la capacità di coniugare tradizione
e innovazione, industriosità e coraggio di guardare oltre il campanile
per costruire un'identità comune e condivisa?
Questo rischio pare, per fortuna, essere scongiurato. I partiti della maggioranza hanno depositato nelle scorse ore un progetto di legge che prevede anche l'introduzione di una fascia ufficiale per chi rappresenta la Regione.
I tempi sono stretti, ma l'accordo raggiunto ipotizza che possa esserci una corsia preferenziale in Consiglio così da arrivare all'approvazione di bandiera e fascia lombarda entro il 1° maggio.
Un'accelerazione fondamentale nell'azione politica dell'amministrazione regionale che consentirà, in tempi brevi, di completare l'immagine coordinata della nostra regione affiancando la sospirata bandiera all'inno che sarà pronto il 29 maggio in occasione della festa della Lombardia, mentre domenica a Varese per l'ultima tappa del Lombardia Expo tour ci sarà "un'anteprima" in pubblico.
Questo rischio pare, per fortuna, essere scongiurato. I partiti della maggioranza hanno depositato nelle scorse ore un progetto di legge che prevede anche l'introduzione di una fascia ufficiale per chi rappresenta la Regione.
I tempi sono stretti, ma l'accordo raggiunto ipotizza che possa esserci una corsia preferenziale in Consiglio così da arrivare all'approvazione di bandiera e fascia lombarda entro il 1° maggio.
Un'accelerazione fondamentale nell'azione politica dell'amministrazione regionale che consentirà, in tempi brevi, di completare l'immagine coordinata della nostra regione affiancando la sospirata bandiera all'inno che sarà pronto il 29 maggio in occasione della festa della Lombardia, mentre domenica a Varese per l'ultima tappa del Lombardia Expo tour ci sarà "un'anteprima" in pubblico.
Siamo tutti più tranquilli.
D'altronde tra i cittadini serpeggiava il
dubbio che si potesse arrivare in ritardo e che le istituzioni lombarde
si esponessero a una figuraccia mondiale per la mancanza degli elementi
fondamentali della propria identità.
Maroni, di fronte all'accelerazione dei partiti che lo sostengono, ha mostrato grande orgoglio e ha confermato di essere saldamente alla guida di una coalizione con cui condivide ogni passaggio politico: "Prima vedo poi mi esprimerò", ha risposto ai cronisti. "A me piace la bandiera con la rosa camuna perché rappresenta radici lombarde e rappresenta anche il futuro. Dopodiché è un'iniziativa del consiglio, che rispetto".
Ora la patata bollente passa nelle mani di noi partiti di minoranza. Crediamo che questa svolta nella politica lombarda ci metterà in difficoltà nell'individuare una possibile linea comune e tentare di essere all'altezza della brillante sintesi politica raggiunta dalla maggioranza.
Maroni potrà festeggiare il secondo compleanno della sua Giunta con una nuova convocazione a Palazzo Lombardia dei rappresentanti delle realtà economiche e sociali della regione, orgoglioso di aver raggiunto un altro degli obiettivi fondamentali del suo programma amministrativo e sventolando con loro il nuovo vessillo regionale.
Maroni, di fronte all'accelerazione dei partiti che lo sostengono, ha mostrato grande orgoglio e ha confermato di essere saldamente alla guida di una coalizione con cui condivide ogni passaggio politico: "Prima vedo poi mi esprimerò", ha risposto ai cronisti. "A me piace la bandiera con la rosa camuna perché rappresenta radici lombarde e rappresenta anche il futuro. Dopodiché è un'iniziativa del consiglio, che rispetto".
Ora la patata bollente passa nelle mani di noi partiti di minoranza. Crediamo che questa svolta nella politica lombarda ci metterà in difficoltà nell'individuare una possibile linea comune e tentare di essere all'altezza della brillante sintesi politica raggiunta dalla maggioranza.
Maroni potrà festeggiare il secondo compleanno della sua Giunta con una nuova convocazione a Palazzo Lombardia dei rappresentanti delle realtà economiche e sociali della regione, orgoglioso di aver raggiunto un altro degli obiettivi fondamentali del suo programma amministrativo e sventolando con loro il nuovo vessillo regionale.
Sempre che quei cattivoni centralisti del governo Renzi non impugnino
davanti alla Corte Costituzionale anche la legge che istituisce la nuova
bandiera. A Roma, d'altronde, stanno svegli di notte per mettere i
bastoni fra le ruote del trionfante Carroccio lombardo.
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