lunedì 4 novembre 2013

Riflessioni dopo il Congresso Provinciale


Guido Pedrali :

Parte delle tesi “Vivenzi”
"I primi a cambiare dobbiamo essere noi, pertanto non possiamo prescindere dal definire i caratteri essenziali di RINNOVAMENTO che secondo noi il PD deve ora irrinunciabilmente assumere:
 
–PARTITO APERTO che utilizzi le primarie come strumento indispensabile di scelta dei propri rappresentanti, che innovi nei metodi ma sappia tenere insieme iscritti, militanti e simpatizzanti. Un
partito che non ha paura di aprire le sue porte invece di occuparsi di creare recinti;
 –TRASPARENTE nei bilanci, nell'assegnazione degli incarichi, nella sua gestione generale;
–che ponga al centro MORALITA' E LEGALITA';
–ACCESSIBILE E CONTENDIBILE dove il partito e i suoi dirigenti si formino e si fondino sull'impegno e la competenza, sulla capacità di ascoltare le esigenze di tutta la cittadinanza, di
coinvolgerla nei processi decisionali, sapendo proporre, non imporre, risposte e soluzioni condivise.
 –DEMOCRATICO! Pensiamo a una partecipazione a doppio senso: dai circoli verso il nazionale e dal nazionale ai circoli;
 –un partito dei CIRCOLI, DEI TERRITORI E DEGLI AMMINISTRATORI perché le nostre
idee si traducano nel modo in cui siamo presenti nella comunità.”
La mozione che ha riscosso maggiori consensi (54%) nel nostro circolo è collegata al candidato “ “Antonio Vivenzi”. Un riconoscimento per Lui e per la credibilità di chi ha sostenuto la Sua candidatura. Mi pare la mozione che ha riservato maggiore attenzione al partito e alla sua organizzazione.
Il dibattito sulle tesi esposte non può esaurirsi con il voto espresso alle primarie. Le questioni sono serie.
Propongo alcune riflessioni personali:
-         “Partito aperto…”  Senza regole chiare si finisce con il rischio di creare situazioni come quelle che oggi lamentano, giustamente, gli stessi che ha livello nazionale sono maggiormente impegnati a sostenere le aperture. “ In alcune sedi la possibilità di tesserarsi il giorno delle primarie ha visto un aumento degli iscritti giudicato anomalo”.
      Basta aprire anche ai non tesserati per evitare queste anomalie?
“ tenere insieme iscritti, militanti e simpatizzanti” Cosa significa tenere insieme? Come si riesce a coinvolgere “tutti” e farli partecipare sia all’elaborazione di politiche e, quando le stesse sono definite, al controllo della loro gestione?
Prima dell’avvento delle primarie si tenevano delle assemblee congressuali o precongressuali,  assolutamente imperfette, la sostituzione con l’ascolto dei dibattiti fra i candidati non migliora la situazione.
Per l’iscritto l’assemblea è l’unico ambito dove può pretendere di essere ascoltato, in tutti gli altri ambiti gli può essere concesso di intervenire ma, non ne avrebbe diritto.
La sinistra tendeva ad favorire, falsamente, la partecipazione aumentando a dismisura il numero delle presenze negli organismi dirigenziali. Risultato: da organismi dirigenziali si trasformavano in organi ratificatori.
-         “Accessibile e contendibile……”  Il concetto di “contendibile” non mi è chiaro riferito ad un partito. Penso che, un partito, sia un’associazione di “liberamente” aderenti, e non alla proprietà di qualcuno.
 
  capacità di ascoltare le esigenze di tutta la cittadinanza, di coinvolgerla nei processi decisionali, sapendo proporre, non imporre, risposte e soluzioni condivise.”
Un partito dovrebbe avere un “progetto” da proporre e sul quale raccogliere i necessari consensi. L’amministratore deve avere la “capacità di ascoltare le esigenze di tutta la cittadinanza, di coinvolgerla nei processi decisionali, sapendo proporre, non imporre, risposte e soluzioni condivise.”
      
            un partito dei CIRCOLI, DEI TERRITORI E DEGLI AMMINISTRATORI perché le nostre idee si traducano nel modo in cui siamo presenti nella comunità.”
 I Circoli e i territori: i Circoli che insistono su territori dove si producono interventi sovra comunali (esempio: Piani di zona di qualsiasi valenza) dovrebbero collegarsi per  elaborare indirizzi condivisi e sostenerli all’interno delle singole realtà amministrative.
Guido Pedrali

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