
Sono
6 referendum che vogliamo proporre all'attenzione degli iscritti al Pd. Lunedì
prossimo sarà attivo il sito www.
referendumpd.it dove
troverete tutte le informazioni e i materiali per iniziare a raccogliere le
firme degli iscritti per poter presentare i sei quesiti. Le firme da raccogliere
sono circa 30.000 che potrebbero sembrare poche ma in realtà sono molte, in
quanto per presentare i referendum lo statuto prevede che si raccolgano a
sostegno solo firme di iscritti. Ecco una breve presentazione dei sei
referendum:
- Riforma fiscale: chiede al Pd di impegnarsi a promuovere una riforma fiscale
che abbassi le tasse sul lavoro e che reperisca le risorse necessarie istituendo
un'imposta sui grandi patrimoni. Alleviare il carico di chi lavora e produce, e
spostarlo sulle rendite, questa la nostra proposta di Riforma Fiscale.
- Reddito minimo: In sintesi, appunto, si
propone di riformare il welfare riconducendolo tra i diritti fondamentali del
cittadino, indipendentemente dalla sua condizione lavorativa, e mettendosi così
in linea con tutti gli altri paesi europei, anche per recuperare alla piena
cittadinanza economica e sociale le categorie oggi più marginalizzate (i giovani
e le donne). E si può fare, come è già dimostrato possibile, senza aggravi per
il bilancio pubblico.
- Alleanze: Un solo quesito politico su sei,
perché volevamo trattare temi concreti, ma comunque volevamo sfruttare il
referendum del Pd anche per questioni di indirizzo, come è effettivamente
previsto. Perché alle prossime politiche il Pd sia il perno di un patto tra le
forze progressiste e democratiche, ma senza cercare sponde – incomprensibili per
i nostri elettori – in quelle forze politiche che non solo hanno lungamente
condiviso la stagione del berlusconismo, ma che con il suo partito ancora oggi
governano comuni, provincie e regioni.
- Ricandidabilità: l'incandidabilità dei condannati al Parlamento, al
Governo e alle cariche in società pubbliche. Una proposta offerta al Pd per
sanare la mancanza di "disciplina e onore" richiesta dalla Costituzione ai
nostri eletti, e troppo spesso gravemente mancante in questi anni. Perché in un
Paese in cui la corruzione costa ogni anno 60 miliardi di euro, è necessaria una
moralizzazione, ed è necessaria soprattutto a partire da chi amministra la cosa
pubblica per conto dei cittadini.
- Consumo di suolo: la richiesta che Partito
Democratico promuova una legge che tuteli gli spazi non urbanizzati, introduca
il monitoraggio degli usi del suolo, incentivi il recupero degli immobili non
utilizzati o sottoutilizzati e cancelli la legge che consente l’utilizzo degli
oneri di urbanizzazione per le spese correnti dei comuni. Per salvaguardare una
risorsa limitata e non rinnovabile del Paese e dei suoi cittadini.
- Matrimoni gay: un referendum sul matrimonio
per ricordare che il matrimonio è un istituto civile a cui ogni cittadino deve
poter accedere - se vuole - e quindi sentirsi uguale a tutti gli altri
cittadini, avere accesso al diritto alla felicità e contribuire a rendere il
Paese un luogo migliore, perché un Paese dove i diritti sono accessibili è un
Paese migliore per tutti.
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