Perché, lontana quasi 65 anni, dell’onda d’odio e di sangue e dell’insurrezione di coloro che non credettero al proprio destino di oppressi, non ci restino solo fotografie ingiallite dal tempo, credo che un solo pensiero possa essere preso come ragione del nostro essere qui oggi, quello di George Santayana che si legge uscendo dal museo – se così si può chiamare – di Dachau:
«Coloro che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo». continua...
Chiara Delorenzi, ANPI Brescia
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